In una nota la Presidenza del Consiglio ha espresso “rammarico” per la trappola tesa a Meloni dai due comici russi messi in contatto con lei tramite l’Ufficio del Consigliere diplomatico. “L’Ufficio del Consigliere diplomatico della presidente del Consiglio dei Ministri si rammarica per essere stato tratto in inganno da un impostore che si è spacciato per il presidente della Commissione dell’Unione Africana e che è stato messo in contatto telefonico con la presidente Meloni. L’episodio è avvenuto il giorno 18 settembre nel contesto dell’intenso impegno sviluppato in quelle ore dalla presidente Meloni per rafforzare i rapporti con i leader africani con i quali ha avuto importanti incontri a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu tra il 19 e il 21 settembre”, si legge nella nota di Palazzo Chigi. Fonti di governo hanno poi aggiunto: nonostante il tentativo di farle dire frasi “scomode”, Meloni ha ribadito nella sostanza le posizioni assunte dal governo, pur nei toni consueti di estrema cortesia formale che si tengono in interlocuzioni con rappresentanti istituzionali stranieri. La presidente del Consiglio, continuano le stesse fonti, nonostante le provocazioni ha confermato il pieno sostegno all’Ucraina e le politiche italiane di contrasto all’immigrazione illegale.