“Ancora una volta – dichiara l’on. Salvatore De Meo, membro della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento Europeo – si è deciso di credere nella salvaguardia ideologica dell’ambiente penalizzando pesantemente gli agricoltori. Con il via libera alla nuova legge, che fissa l’obiettivo di ripristinare almeno il 20% delle zone terrestri e marine dell’UE entro il 2030 e tutti gli ecosistemi entro il 2050, il Parlamento Europeo pone una distanza abissale tra sé e gli agricoltori, in un momento in cui sarebbe stato doveroso, invece, tendere una mano in aiuto, richiesta a gran voce da tutto il comparto europeo. Il Ripristino della Natura, infatti – continua l’on. De Meo – non rappresenta un traguardo significativo per l’ambiente né una base solida per il futuro, bensì solo un modo brutalmente ideologico di affrontare la perdita di biodiversità e la protezione dell’ambiente, assumendo posizioni che allontanano le possibili soluzioni e alimentano ulteriormente le difficoltà. Non si potrà salvaguardare l’ambiente – dichiara ancora l’on. Salvatore De Meo – limitando la disponibilità di terreni per gli agricoltori o vietando interventi sui percorsi fluviali. A chi intende strumentalizzare il dibattito ricordiamo che il voto contrario espresso da Forza Italia è coerente con il messaggio che da mesi ormai cerchiamo di dare: non si tratta di bloccare a priori un’iniziativa destinata alla protezione dell’ambiente, ma di ribadire che su questa legge, come per altre, bisogna essere pragmatici e sarebbe stato utile ed opportuno rivedere una proposta la cui impostazione era erronea fin dal principio. Come Forza Italia e Partito Popolare Europeo, a Bruxelles – continua l’eurodeputato – abbiamo sempre espresso un forte dissenso verso questa normativa affermando che essa comporterà gravi perdite economiche per gli agricoltori e i pescatori, mettendo a rischio le catene di approvvigionamento europee, aumentando i prezzi dei prodotti alimentari per i consumatori e ostacolando lo sviluppo delle energie rinnovabili. Il voto di oggi – conclude l’on. De Meo – da alcuni evocato come una vittoria, in realtà è un fallimento perché i temi ambientali non sono di parte ma appartengono a tutti, e inasprisce ancor di più gli animi di chi sta lottando per il proprio lavoro e per la propria dignità”.