E’ uscita una nuova edizione aggiornata del libro “La Russia eterna. Le origini del conservatorismo post-sovietico” (Luiss University Press, 2025) di Luca Gori, attualmente Ambasciatore d’Italia a Belgrado. La prima edizione era stata pubblicata qualche mese prima dello scoppio del conflitto in Ucraina. Il libro è stato arricchito da un nuovo saggio introduttivo in cui l’autore ha provato a rileggere l’invasione russa dell’Ucraina in chiave ideologica: attraverso la lente del pensiero conservatore della Russia di Putin. Il libro ha anche una veste grafica diversa con una nuova copertina (in cui si riproduce un quadro di Glazunov) e un corredo di fotografie e cartine.
Questa la descrizione del libro a cura dell’editore:
“L’attacco russo all’Ucraina non è semplicemente “la guerra di Putin”. Non nasce, cioè, dalla decisione isolata di un autocrate, ma dalla cultura strategica di un impero, dalla forza ideologica di un pensiero e dalla psicologia collettiva di un popolo. La Russia è infatti diventata da tempo la patria del conservatorismo: dopo la caduta del muro di Berlino e l’insuccesso dell’esperienza liberale di El’cin, Mosca ha scelto di perseguire una sua originalità, distinta dall’Occidente, intraprendendo un percorso di sviluppo ispirato alla sua unicità storico-culturale e libero dalla necessità di imitare modelli esterni di modernizzazione. Il discorso politico di Vladimir Putin ha promosso i valori della “Russia eterna”, raccontata come Stato-civiltà dotato di un’autonoma dimensione geopolitica. Questo libro, analizzando i concetti fondanti del nuovo conservatorismo russo e il pensiero degli intellettuali che lo hanno ispirato, ricostruisce la parabola attraverso cui la nuova ideologia è diventata cultura politica dominante, fornendo il contesto di idee in cui è maturata la decisione di invadere l’Ucraina. L’autore traccia anche gli scenari futuri che il conservatorismo russo potrà generare: se, superato il conflitto in Ucraina, l’Occidente vorrà ricostruire un rapporto prevedibile con la “Russia eterna”, dovrà mostrarsi realista e pragmatico, puntando non ad appianare una divergenza di valori e interessi che continuerà ad esistere, ma a fissare i parametri minimi di una coesistenza pacifica che scongiuri gli scenari di conflitto con cui oggi ci confrontiamo”.

Luca Gori, La Russia eterna. Le origini del conservatorismo post-sovietico Nuova ediz., Luiss University Press, Roma, 2025, pp. 240, 24,00 €.
Il volume può essere acquistato in libreria o ordinato attraverso le principali librerie online (es. www.amazon.it, www.ibs.it)
Luca Gori è un diplomatico italiano, ha prestato servizio nelle Ambasciate d’Italia a Mosca, Washington e nella Rappresentanza Permanente italiana presso l’Unione Europea a Bruxelles. Attualmente è Ambasciatore d’Italia in Serbia. È autore di vari saggi di politica internazionale, tra i quali Il russo del diplomatico (2007); L’Unione europea e i Balcani occidentali (2007), L’America allo specchio (2015), L’interesse nazionale: la bussola dell’Italia, con Alessandro Aresu (2018), L’Europa più grande, con Nicola Pontara (Luiss University Press, 2024).
Recensione a cura dell’Ambasciatore Stefano Baldi
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Sulla base delle ricerche condotte nell’ambito del progetto “La penna del diplomatico” i libri pubblicati da diplomatici italiani dal 1946 ad oggi sono 1473.
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