Grande successo di critica e di pubblico per la mostra “Nobody Promised Us Tomorrow” dell’artista Hannu Palosuo, andata in scena ieri sera a Roma alla Strati d’Arte Gallery, nell’ambito della Kermesse “Novembre Nordico”, con il patrocinio dell’Ambasciata di Finlandia in Italia.
L’esposizione, a cura di Sveva Manfredi Zavaglia, ha suscitato notevole interesse soprattutto per la sua peculiarità: nel ciclo “Nobody Promised Us Tomorrow” Hannu Palosuo elabora dei ritratti cancellando il volto del personaggio con un gesto gentile, quasi tenero, mettendo in discussione quello che rimane di una vita vissuta. “È più importante il nome del soggetto o i fatti della sua vita? Ho iniziato ponendomi questa domanda – ci spiega Palosuo – mentre curiosamente stavo cercando di riprodurre in un quadro una foto della mia classe delle scuole elementari. Non ricordavo bene i volti dei miei compagni, ma sicuramente ricordavo a memoria le loro storie. E, forse, il punto è proprio questo. Le persone, a mio avviso, non vanno considerate come semplici volti, ma per l’importanza delle loro storie”.
Le immagini esposte, seguendo questo schema, hanno regalato ai presenti una profonda riflessione sulla memoria. E ’intento del lavoro di Palosuo era proprio questo: coinvolgere il pubblico in un esercizio mnemonico, in una discussione attiva, per condividere lo spirito che ha portato a una esperienza.
Hannu Palosuo oggi continua a lavorare con successo secondo una propria modalità, in cui la serializzazione ha un ruolo fondamentale. Nelle sue serie crea storie e allusioni a diversi significati culturali. Le opere formano così un universo stratificato e denso di riferimenti.
Molto interessante, mostra suggestiva, complimenti