Il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, si trova a Vilnius (Lituania) insieme al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Ministro della Difesa Guido Crosetto per prendere parte al Vertice dei Capi di Stato e di Governo dell’Alleanza Atlantica.
Il Vertice NATO di Vilnius costituisce un momento importante di riaffermazione politica dell’unità alleata e di verifica dei progressi compiuti nell’attuazione degli impegni presi al Vertice di Madrid del 2022. Focus particolare sarà sul rafforzamento della postura di deterrenza e difesa nel territorio alleato in conseguenza dell’aggressione russa contro l’Ucraina.
Il Vicepremier Tajani prenderà parte alla riunione informale del Consiglio Atlantico dei Ministri degli Esteri dell’Alleanza, presieduta dal Vice Segretario Generale della NATO Mircea Geoana, e a cui prenderanno parte anche i Ministri di Bosnia-Erzegovina, Georgia e Moldova, e l’Alto Rappresentante dell’Unione europea per la Politica Estera e di Sicurezza Borrell.
L’incontro dei Ministri degli Esteri servirà anzitutto a ribadire il continuo sostegno dell’Italia a questi Paesi e a illustrare le ripercussioni della guerra russa contro l’Ucraina sulla loro sicurezza e stabilità. La riunione permetterà anche di fare il punto sull’attuazione del sostegno pratico concordato al Vertice di Madrid, e di discutere dei prossimi passi operativi.
“E’ un incontro particolarmente opportuno, perché va nella direzione di un rafforzamento del nostro sostegno pratico ai partner maggiormente colpiti dalle minacce e dalle interferenze russe” ha commentato il Vicepremier Tajani.
Circa la guerra in Ucraina, ha aggiunto che “sta avendo ripercussioni globali in tutta la regione euro-atlantica, compreso il nostro fianco meridionale. La stabilità politica ed economica del Nord Africa, del Medio Oriente e del Sahel è gravemente compromessa dalla crescente instabilità alimentare, dalla recrudescenza del terrorismo, dai flussi migratori irregolari, dall’impatto del cambiamento climatico e, ultimo ma non meno importante, dall’influenza negativa di potenze esterne”.