C’era il pubblico delle grandi occasioni al Circolo degli Esteri di Roma per la presentazione del libro “Memorie di un diplomatico – Londra, Washington, Seoul (1931 – 1966)”, organizzata dall’Ambasciatore Stefano Baldi per rendere omaggio all’autore, Gabriele Paresce, figura di spicco nella diplomazia italiana, che ha prestato servizio nel Regno Unito e negli Stati Uniti, ed è stato Capo Missione in Corea del Sud.
A ricostruire la biografia e ricordare le imprese compiute dal diplomatico, sono stati l’Ambasciatore Ludovico Ortona, il Professore Giuseppe Spagnuolo, e l’Ambasciatore Ferdinando Salleo, attraverso una conversazione piacevolissima, ricca di aneddoti.
“Il libro – ha sottolineato l’Ambasciatore Baldi – rappresenta un’affascinante testimonianza del secolo scorso raccontata attraverso le memorie di un diplomatico italiano, docente universitario di Storia dei Trattati, che si è saputo distinguere per le sue capacità di analisi”.
Appartenente a una famiglia di origini aristocratiche dai tratti marcatamente europei (il padre era siciliano e la madre russa), con una profonda sensibilità verso la cultura, l’arte e l’avventura, Gabriele Paresce racconta, attraverso le sue memorie, le speranze, le passioni, i travagli e le delusioni della sua epoca, a cavallo tra il ventennio fascista e il primo ventennio di democrazia repubblicana.
Una vita intensa e dinamica che lo ha visto protagonista ovunque: da Firenze a Mosca, da Londra a Mogadiscio, da El Alamein a Trieste, da Washington a Seoul. Nelle sue memoria Paresce racconta l’ingresso nel mondo diplomatico negli anni Trenta, inizialmente come addetto stampa presso l’Ambasciata italiana a Londra, che gli consente di vivere da vicino esperienze e situazioni di particolare rilevanza storica, e riporta numerose testimonianze di incontri e di rapporti tenuti con personalità di primo piano, italiane e internazionali, tra cui Mussolini, Churchill, Eden, Edda Ciano, Ezra Pound e Sforza.
Attraverso una prosa colta e raffinata, Gabriele Paresce riesce a far rivivere le immagini, le sensazioni e le atmosfere del suo tempo, un tempo in gran parte trascorso al servizio del suo Paese.