Il nuovo Ambasciatore di Francia in Italia, S.E. Martin Briens, si è recato ieri al Quirinale per la presentazione delle Lettere Credenziali al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato da una delegazione dell’Ambasciata formata da Christophe Lemoine, Ministro Consigliere, e Pauline Le Louargant, Capo Gabinetto.
Nominato ufficialmente il 21 giugno scorso, il diplomatico è arrivato il 17 luglio a Palazzo Farnese. Martin Briens è stato precedentemente direttore del gabinetto civile e militare della Ministra della Difesa, dal 2017 al 2022. Diplomatico di carriera entrato al ministero francese dell’Europa e degli Affari esteri nel 1996 al termine del suo percorso di studio presso l’Ecole Nationale d’Administration (anno accademico ”Victor Schoelcher”), ha rivestito vari incarichi a Pechino (1999-2003), Washington (2003-2006), nonché presso la Rappresentanza permanente della Francia alle Nazioni Unite a New York (2010-2013) in veste di vice-rappresentante permanente. A Parigi, ha inoltre svolto le funzioni di vice-direttore del Centro di Analisi e Previsione (2006-2007), di vice-direttore del disarmamento e della non-proliferazione nucleare (2007-2010). È stato anche vice-direttore del gabinetto del ministro francese degli Affari esteri e dello sviluppo internazionale (2013-2016) e direttore della strategia presso il ministero francese della Difesa (2016-2017).
Uscendo dal Quirinale, Martin Briens ha sottolineato quanto sia “lieto e onorato” di questo incontro che segna il suo “debutto” italiano: “Sono arrivato il prima possibile a Roma, ma la mia missione in Italia inizia formalmente oggi, dopo avere presentato le lettere credenziali al Presidente Mattarella, un grande amico della Francia, dove fra l’altro si è recato recentemente per inaugurare la mostra dei capolavori di Capodimonte al Louvre insieme al Presidente Macron”, ha ricordato il neo Ambasciatore in Italia, che poi ha aggiunto: “Il cuore della Francia pulsa anche in Italia e ho l’intenzione di andare incontro alle autorità e alle popolazioni dell’insieme delle regioni italiane al più presto, già dall’inizio del mio mandato”.