Organizzare la speranza e la povertà, aiutando le persone ad uscire dai debiti e diffondendo una maggior cultura dell’accesso al credito. Questi gli obiettivi del Primo Forum Nazionale sul Sovrindebitamento organizzato dall’associazione Liberi dal debito in collaborazione con Legge3.it, che il 22 ottobre 2022 tornerà in Vaticano.
Nel corso dell’appuntamento, verrà presentato anche il Report Nazionale sul Sovraindebitamento, per fornire un quadro reale e concreto su quella che è la situazione economica odierna per milioni di persone nel nostro paese. Già prima della Pandemia, in Italia si contavano 7 milioni di Italiani sovraindebitati, 2.5 milioni di famiglie. Oggi Istat e Bankitalia parlano del 50% delle famiglie Italiane in difficoltà economica, con un’azienda su tre che rischia di chiudere, facendo perdere il lavoro a migliaia di persone. Un quadro decisamente tetro, che peggiorerà di certo se non si interviene in alcun modo.
Il Santo Padre durante un’omelia di qualche tempo fa aveva detto “Non possiamo limitarci a sperare, dobbiamo organizzare la speranza. Perché se la nostra speranza non si traduce in scelte e gesti concreti di attenzione, giustizia, solidarietà, cura della casa comune, le sofferenze dei poveri non potranno essere sollevate, l’economia dello scarto che li costringe a vivere ai margini non potrà essere convertita, le loro attese non potranno rifiorire”. Parole che avevano spinto Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3.it, che da anni aiuta privati e imprese ad uscire da situazioni di sovraindebitamento, a chiedere udienza, per incontrare il Sommo Pontefice e illustrare l’impegno portato avanti negli anni.
“Abbiamo un sogno: liberare tutti dai debiti, ma soprattutto diffondere un concetto corretto di accesso al credito. La richiesta di un prestito quando si è già in situazioni economiche precarie o critiche deve essere fatta con estrema cautela, e solo se questi soldi hanno come obiettivo la generazione di un reddito per il richiedente – spiega Gianmario Bertollo, aggiungendo – solo in questo modo sarà possibile restituire il denaro e i relativi interessi. Certo, purtroppo il covid, la guerra, i rincari energetici hanno colpito un’economia che ancora faticava a riprendersi dalla crisi mondiale del 2008, e questo sta portando molte persone a chiedere dei prestiti anche solo per poter fare la spesa, pagare le bollette, l’affitto o il mutuo. A loro, però, si affiancano anche migliaia di ‘incauti’, che chiedono prestiti per fare vacanza o concedersi sfizi. Da anni noi cerchiamo di far arrivare alle Istituzioni il messaggio che sia necessaria una maggiore e migliore cultura finanziaria tra i cittadini, e una più mirata informazione sugli strumenti introdotti Nuovo Codice della Crisi in tema di sovraindebitamento che ha riformato la legge “salva suicidi”.
La legge 3/2012 e il successivo Codice della crisi d’Impresa e dell’insolvenza nascono con lo scopo di porre fine al problema dell’eccessivo indebitamento che, dopo la crisi del 2009, ha travolto il nostro paese con conseguenze tragiche. Ecco perché i media hanno ribattezzato la Legge 3/2012 come “salva suicidi”.
“Moltissime persone, nonostante le migliori intenzioni, finiscono per contrarre debiti che poi non riescono ad onorare – aggiunge Jimmy Greselin, Presidente di Liberi dal Debito –. In molti hanno dovuto sostenere spese mediche per questioni legate all’emergenza sanitaria, o magari per pagare l’università dei figli, o perché hanno tentato di avviare una nuova attività dopo aver perso il lavoro. Finiscono in un tunnel che sembra non aver via di uscita, anche perché, senza più un soldo sul conto, è difficile chiedere aiuto a professionisti competenti, per questo abbiamo deciso di istituire un fondo in loro supporto”.