Da Massa ad Algeri nel segno dell’arte, sulle orme di Alì Piccinin: svelata in Toscana una statua in marmo alta tre metri che ricorda il bambino di Mirteto, un paese vicino a Massa, che fu rapito dai corsari barbareschi sul finire del ‘500 durante una delle incursioni nell’entroterra, condotto come bottino ad Algeri e che poi divenne pascià della città nel 1645.
L’opera è stata presentata il 24 gennaio nel laboratorio d’arte Mosti Art Sculptures. Tra i presenti Abdelkrim Touahria, ambasciatore di Algeria in Italia, Nassima Hocine, console generale di Algeria a Milano, Bernarda Franchi, presidente della Fondazione Marmo Onlus, lo scrittore Riccardo Nicolai, autore delle ricerche sulla storia di Alì Piccinin e ideatore del progetto, più gli studenti del liceo Palma. La Fondazione Marmo Onlus ha sostenuto i costi per lo svolgimento del percorso di competenze trasversali e orientamento (Pcto), per la sbozzatura a robot e la realizzazione della scultura.