In un mondo sempre più fragile e interconnesso, la cultura emerge come strumento fondamentale per costruire ponti di comprensione e cooperazione tra i popoli. Nello Spazio Europa Experience – David Sassoli del Parlamento Europeo, a Roma, si è tenuta oggi un’interessante conferenza stampa, dal titolo “Citizens of the world”, che ha visto confrontarsi sul tema Anastas Angjeli, Presidente della Mediterranean University Albania, Alessandro Boccolini, Professore associato di Storia moderna all’Università della Tuscia, Arben Cici, Pro-Rettore della Mediterranean University Albania, S.E. Majlinda Frangaj, Ambasciatore della Repubblica d’Albania presso la Santa Sede e il Sovrano Ordine di Malta e Antonio Imeneo dell’UniFUNVIC Europe e Presidente di BOOKS for PEACE.
Con un focus attento sul “modello” Albania, nel corso dei lavori, gli illustri relatori hanno condiviso le loro riflessioni su temi che oggi appaiono come assolutamente centrali: pace sostenibile, dialogo fra culture e visioni del mondo contrastanti. Il tutto narrando le proprie esperienze e, sulla base delle stesse, ragionando su come promuovere i valori dell’inclusione, del rispetto e della solidarietà. Non sono mancati poi riferimenti legati alla “forza” reale della diplomazia, alla geopolitica e all’attualità. Durante la conferenza, inoltre, è stato più volte sottolineato quanto solide siano ai giorni nostri le relazioni tra l’Italia e il Paese delle Aquile.
L’incontro, spiegano gli organizzatori, è nato dall’esigenza di rispondere a sfide globali poste dalle guerre, dalle disuguaglianze sociali e dalle crisi migratorie, attraverso l’arte, la musica, il teatro, le letterature ed il dialogo interreligioso.
“La cultura ha realmente il potere di avvicinare le persone e di abbattere barriere – ha affermato Antonio Imeneo -. Attraverso ‘Citizens Of The World’ vogliamo dimostrare che è possibile costruire un futuro pacifico basato sul Dialogo, che valorizzi la Cultura per risolvere i conflitti e costruire un mondo migliore. Perché la Cultura non solo è un Diritto ma una Responsabilità. BOOKSforPEACE e i co-organizzatori di questo evento, intendono quindi valorizzare il potenziale umano rafforzando i legami tra i cittadini del mondo, dando vita ad una rete di attività di alto livello basate sul coinvolgimento delle persone e della collettività per sviluppare le loro capacità, la loro sicurezza e il loro senso di responsabilità per divenire Comunità del Mondo”.
Nell’occasione è stato anche presentato il progetto “Colors for Peace” che raccoglie la più grande collezione al mondo di arte per la pace, realizzata dai bambini, attraverso i loro disegni.
Ai lavori, nonostante l’impossibilità a raggiungere la Capitale per impegni sopraggiunti, ha partecipato anche Antonio Felice Uricchio, Magnifico Rettore UniBari che, per l’occasione, ha affidato il suo intervento a un videomessaggio.
Al termine della conferenza, grande soddisfazione per l’Ambasciatrice Majlinda Frangaj e il professor Anastas Angjeli, cui è stato tributato per il loro impegno per la collettività il Premio BOOKS FOR PEACE, riconoscimento consolidato a livello internazionale, presente in 5 continenti e 61 Paesi, che ha visto negli anni premiati d’eccellenza, quali il premio Nobel per la pace Denise Mukwege, l’anchorman tv Paolo Bonolis, la cantante Katia Ricciarelli e tanti altri nomi eccellenti.
Il “BOOKS FOR PEACE” è assegnato a coloro i quali si distinguono nel promuovere, con progetti concreti, l’integrazione, la pace, i diritti umani, lo sport e la cultura in ogni suo aspetto. L’edizione 2024 gode del Patrocinio della UNFPA Albania, della FICLU (Federazione delle Associazioni UNESCO Italia) e di tre club UNESCO: Brasile, Tangeri e Mauritania.
Che splendida iniziativa, bravi tutti