Una processione continua di auto alla Basilica di Santa Sofia, nel quartiere Torrevecchia a Roma, per rispondere all’appello lanciato via Whatsapp a sostegno della popolazione civile che soffre: sono già migliaia i pacchi raccolti, donati dai romani che manifestano così tutta la loro solidarietà al popolo ucraino.
Pasta, olio di oliva, olio di girasole, riso, caffè, the, fette biscottate, Nutella, merendine, tonno, barattoli di conserve, formaggi sottovuoto. E poi le medicine: Oki task, Aspirina, Tachipirina, Ibuprofene, bende, siringhe per coaugulazione del sangue, bende elastiche, antidolorifici, antinfiammatori, insulina a lunga durata, metformina, vitamine. E ancora pannolini per bambini, tele antigelo e tutto quello che può aiutare un popolo che in quattro giorni è passato da una vita normale all’orrore della guerra. Sono queste le richieste della Basilica. Tre giorni fa moltissimi romani hanno ricevuto il messaggio su Whatsapp e si stanno organizzando per consegnare gli aiuti.
In segno di amicizia nel piazzale della Basilica vengono donate a tutti bandierine dell’Ucraina.