“Punto di riferimento importantissimo per l’imprenditoria e la cultura austriaca nella regione Friuli-Venezia Giulia grazie al suo eccezionale impegno e alle sue numerose iniziative”: con questa motivazione, circa due anni fa, il Presidente del Consiglio Nazionale, Wolfgang Sobotka, ha insignito la Console Sabrina Strolego della Decorazione d’Onore in argento per i servizi resi alla Repubblica d’Austria.
Imprenditrice nel settore siderurgico, nel corso degli anni ha ricoperto, tra i numerosi incarichi di responsabilità in Associazioni di categoria, quello di Presidente del Gruppo Giovani di Confcommercio e del Comitato per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile della Camera di Commercio.
Ha fatto parte, inoltre, del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Trieste ed è stata vicepresidente del Consiglio Direttivo di Area Science Park.
Sabrina Strolego è oggi Console Onorario d’Austria per il Friuli Venezia Giulia, nonché membro del Consiglio Direttivo della Fondazione CRTrieste, e del board della Fondazione Edulife e socia fondatrice di Laboratorio Centro Potenziale Uomo, società operante nell’ambito sociale.
Nata a Udine ma triestina di adozione, fra le sue passioni spiccano quella per l’equitazione e per il volo, con tanto di licenza di aviazione civile di 1º grado.
Console, cosa significa per lei rappresentare l’Austria a Trieste? “Rappresentare l’Austria a Trieste e in Friuli Venezia Giulia è un grande onore e una responsabilità che svolgo con orgoglio. Trieste, in particolare, ha sempre avuto un ruolo chiave nelle relazioni tra i nostri Paesi, un punto di incontro tra culture e tradizioni. Il mio ruolo di Console Onorario mi permette di rafforzare questo legame speciale, promuovendo scambi culturali, economici e accademici. La Decorazione d’onore in argento, conferitami dal Presidente Sobotka su disposizione del Presidente della Repubblica austriaco Alexander Van der Bellen nel 2021, è stato un riconoscimento che mi ha riempito di emozione e gratitudine. Lo interpreto come un tributo all’importanza di Trieste e del Friuli Venezia Giulia come partner strategici per l’Austria. Il mio impegno quotidiano si traduce nel favorire la collaborazione tra imprese, rafforzando il dialogo tra istituzioni ed enti culturali, per costruire un futuro di crescita reciproca”.
Come si lega la sua storia personale all’Austria? “Il mio rapporto con l’Austria affonda le radici nei primi anni del Duemila, quando la mia azienda, Ergolines, nacque come piccola startup. Fu proprio grazie all’Austria che riuscimmo a muovere i primi passi nel settore siderurgico, iniziando da collaborazioni con piccoli impianti produttivi di acciaio, come Marienhütte, fino ad arrivare a colossi come Voestalpine. Questa connessione si è poi rafforzata nel 2014: in quel periodo, da parte austriaca si cercava un imprenditore in Friuli Venezia Giulia che avesse una solida rete di contatti culturali e imprenditoriali con il Paese. Dopo un colloquio con l’allora Console Generale d’Austria, che reputò il mio profilo adatto, mi venne dunque affidato l’incarico di Console Onorario, un ruolo che mi ha dato la straordinaria opportunità di consolidare ulteriormente i legami tra i due Paesi”.
Come definirebbe oggi le relazioni fra Friuli Venezia Giulia e Austria e in quale ambito, a suo avviso, sono più intense? “Le relazioni tra il Friuli Venezia Giulia e l’Austria sono molto solide e si fondano su un patrimonio storico condiviso e una collaborazione concreta. L’ambito economico è sicuramente il più intenso, con importanti scambi commerciali e investimenti reciproci, grazie alla vicinanza geografica e alla complementarità dei rispettivi tessuti produttivi. L’Austria è uno dei principali partner economici della regione, con numerose aziende che operano nei settori della logistica, dell’energia, del turismo e della tecnologia. Il porto di Trieste svolge un ruolo strategico come hub per le merci dirette verso l’Europa centrale. Anche la cultura riveste un ruolo chiave, con eventi, gemellaggi e collaborazioni accademiche che rafforzano continuamente il dialogo tra le due Comunità. Infine, le iniziative transfrontaliere, come i progetti Interreg, sono un esempio di cooperazione efficace, promuovendo lo sviluppo congiunto e affrontando sfide comuni. Questo legame è un esempio virtuoso di collaborazione basata su fiducia, visione e obiettivi comuni”.
Esistono gemellaggi fra città? “Sì, Trieste è gemellata con Graz dal 1973, e ha così rafforzato un legame storico e culturale che è stato rinnovato poi nel 2023, in occasione del 50° anniversario. Altri gemellaggi significativi includono Udine e Villach, Lignano Sabbiadoro e Klagenfurt, Gemona del Friuli e Velden am Wörthersee, Gemona e Laakirchen, Tolmezzo e Sankt Florian, Ronchi dei Legionari e Wagna. Questi legami promuovono cooperazione in vari settori come cultura, turismo, commercio e sport, ma ci sono anche altri gemellaggi minori che contribuiscono a rafforzare le relazioni tra le Comunità”.
Qual è il suo ricordo più bello da Console? “Citarne solo uno è impossibile, dato che in questi 10 anni ho vissuto esperienze straordinarie. Il più recente è l’organizzazione del Concerto per la Pace del 2024, diretto dal maestro Riccardo Muti ad Aquileia, durante il quale si è esibito come solista il primo clarinetto dei Wiener Symphoniker, Daniel Ottensamer, regalando un’esperienza musicale indimenticabile alle oltre duemila persone presenti nella Basilica patriarcale. Un altro bellissimo ricordo riguarda l’anniversario per i 300 anni del Porto franco di Trieste, alla quale ha presenziato anche il Presidente delle ferrovie austriache ÖBB, Andreas Mattha. Inoltre, mi sono adoperata per organizzare eventi che promuovessero l’incontro tra giovani e imprese, un tema che mi sta molto a cuore: un b2b tra 200 aziende austriache e italiane presso la Camera di commercio Venezia Giulia, e una pitch battle in Area Science Park, dove molti giovani hanno avuto modo di confrontarsi con aziende italiane e austriache operanti settore innovazione, essendo l’Area il primo polo tecnologico di trasferimento d’Europa”.

E quello più brutto? “Il ricordo più brutto è sicuramente stato il rimpatrio di una neonata deceduta a Grado, la cui tomba è stata rimandata in Austria. Quella situazione mi scioccò profondamente, non solo per il dolore della famiglia, ma anche per la delicatezza del ruolo che ho dovuto ricoprire in un contesto così tragico. E un episodio che non dimenticherò mai, che mi ha fatto riflettere sulla fragilità della vita”.
Fra i tanti diplomatici austriaci conosciuti ne ricorda qualcuno in particolare? “Nel corso della mia carriera ho avuto il privilegio di collaborare con molti diplomatici austriaci, instaurando sempre ottimi rapporti. Tuttavia, un posto speciale ce l’ha sicuramente Sigrid Berka, il Console Generale che mi ha nominata Console Onorario nel 2015, dando inizio a un legame che è diventato anche una solida amicizia. Ho lavorato proficuamente anche con Gregor Postl, Consigliere Commerciale dell’Ambasciata d’Austria all’inizio della mia carriera, e con i due Consoli Generali successivi a Berka, Wolfgang Spadinger e Clemens Mantl. Tra gli incontri più significativi della mia esperienza, però, c’è sicuramente quello con il Presidente Federale, Alexander Van der Bellen, che ho avuto l’onore di conoscere personalmente nel 2017. Mi ha colpita profondamente per la sua gentilezza, semplicità e umiltà, doti rare in una figura istituzionale di così alto livello. Durante un incontro a Trieste, pronunciò una frase che porto nel cuore: “Nella memoria collettiva degli austriaci, Trieste è sentita ancora come il porto di casa sul Mediterraneo”. Queste parole testimoniano quanto il legame tra Austria e Trieste sia ancora forte e radicato nella storia. Ultimo, ma non per importanza, il Presidente del Consiglio Nazionale Wolfgang Sobotka, che mi ha conferito la Decorazione d’onore in argento, un riconoscimento che ha avuto un significato profondo per me e il mio lavoro”.

A Trieste oggi operano circa trenta Consolati Onorari. “Esatto, tra Consolati Generali, Consolati Generali Onorari e Consolati Onorari, sono presenti circa 30 rappresentanze, un numero significativo che evidenzia l’importanza strategica della città nelle Relazioni Internazionali. In questa città, crocevia di culture ed economie, i Consolati svolgono un ruolo chiave nel rafforzare i legami bilaterali, promuovere scambi culturali ed economici e supportare cittadini e imprese. Pur non essendo un numero elevato, queste rappresentanze offrono un’opportunità per rendere più efficace la rete diplomatica locale, contribuendo allo sviluppo delle relazioni con l’Italia, in particolare con il Friuli Venezia Giulia”.
Prossime iniziative in programma del Consolato? “Tra le iniziative in programma, uno degli eventi più attesi è la triade di concerti “Primavera da Vienna” dei Wiener Symphoniker, in scena dal 10 al 13 aprile 2025 al Politeama Rossetti di Trieste. Diretti dal Maestro Petr Popelka, i Wiener Symphoniker presenteranno un programma che unisce la tradizione musicale viennese con l’atmosfera unica della nostra città. Sono molto fiera di aver collaborato alla realizzazione di questo evento, che rappresenta un’opportunità straordinaria per il pubblico triestino di vivere l’eccellenza musicale austriaca. Un altro appuntamento di rilievo sarà il Concerto dell’Amicizia, il 13 luglio 2025 in piazza Unità d’Italia, diretto dal maestro Riccardo Muti.

Alla serata parteciperanno i Presidenti di Italia, Slovenia, Croazia e Austria, celebrando l’amicizia tra i nostri Paesi e i profondi legami culturali di Trieste con l’area mitteleuropea. Sul fronte dell’innovazione, il Consolato sta lavorando per facilitare il dialogo tra l’Austria e Trieste nella realizzazione dell’Hydrogen Hub, un’iniziativa strategica per la produzione di idrogeno rinnovabile tramite elettrolisi. Il nostro impegno si è concretizzato anche attraverso incontri in presenza con il Console Generale, rafforzando la collaborazione tra le istituzioni e promuovendo il coinvolgimento austriaco in questo progetto, che vede già la partecipazione della Regione Friuli Venezia Giulia, della Slovenia e della Croazia”.
Intervista di Marco Finelli