Quattro giorni per 43 artisti di fama internazionale e giovani talenti da tutto il mondo, guidati dall’eclettico violinista statunitense Robert McDuffie, fondatore e direttore artistico del Rome Chamber Music Festival, per un’intensa maratona cameristica di capolavori senza tempo.
Le esibizioni partiranno dalle note di Pierluigi da Palestrina a Tartini, passando per la musica sacra del Rinascimento e per i più celebri brani di Brahms, Händel, Mahler, Ravel, Rózsa e il virtuosismo Klezmer del celebre clarinettista David Krakauer.
Tra gli ospiti di questa 22esima edizione, figurano anche il pianista Andrea Lucchesini, il compositore e direttore d’orchestra Flavio Emilio Scogna, i solisti del coro Vox Medicea, in connubio con The English Cornett & Sackbut Ensemble, e il genio del bandoneon Héctor Ulises Passarella. Una kermesse tutta all’insegna dell’energia vitale e dell’armonia.
Il RCMF 2025, rassegna di respiro e partecipazione internazionale, nel cuore della Città eterna, all’ombra della cupola di San Pietro e di Castel San’Angelo, alzerà il sipario Lunedì 16 giugno e per quattro serate, fino a Giovedì 19 giugno, animerà l’Auditorium Conciliazione, progettato dal grande architetto romano Marcello Piacentini.
Quattro serate caratterizzate da diversi e assortiti programmi, strumenti e artisti, anche per un tributo corale all’anno giubilare e un simbolico saluto di benvenuto al Pontefice Benedetto XIV.
Tra sacro e profano, infatti, è la serata inaugurale del 16 giugno con una doppia versione de “Il trillo del diavolo” di Giuseppe Tartini, seguito dall’omaggio alla musica sacra del Rinascimento italiano dei solisti di Vox Medicea con un viaggio attraverso le arie più sublimi, non solo Giovanni Pierluigi da Palestrina nei 500 anni dalla sua nascita, ma anche Animuccia, Galilei, Cifra e Corteccia, insieme al The English Cornett & Sackbut Ensemble che festeggia con il Festival qui a Roma i 30 anni di carriera.
Il secondo giorno, il 17 giugno, si esplora invece un repertorio particolare, tra Ravel e Brahms, con la compagnia giovane, arricchita da due grandi maestri di solida esperienza e fama: Andrea Lucchesini al pianoforte e Robert McDuffie al violino.
Il terzo concerto, il 18 giugno, apre con la celebre Passacaglia di George Frideric Händel, seguito da Miklós Rózsa e si conclude con una raccolta musicale del Klezmer ebraico con il maestro David Krakauer al clarinetto.
Gran chiusa il 19 giugno, con una versione da camera a cura di Flavio Emilio Scogna, la Sinfonia n. 1 in Re maggiore, “Il Titano” per 14 strumenti di Gustav Mahler e un bis a sorpresa con Héctor Ulises Passarella.
Dunque un Festival che davvero rompe la routine delle programmazioni italiane offrendo repertori rarissimi e volti inediti sui nostri palchi, in un cenacolo di giovani talenti e affermati maestri a raccontare il vasto mondo della musica da camera, la contemporanea nella sua veste più popolare e meno dogmatica e il futuro della musica colta sotto le dita dei grandi talenti di domani.
I biglietti sono in vendita sul circuito Ticketone, a partire da 20 Euro, con possibilità di convenzioni e sconti per giovani e associazioni musicali e culturali.
Robert McDuffie: candidato ai Grammy, vincitore dell’Emmy Award, dedicatario del celeberrimo Concerto per Violino N.2 di Philip Glass, noto anche come The American Four Season, dedicatario del Concerto per violino, rock band e orchestra d’archi di Mike Mills dei R.E.M, Robert McDuffie è una star internazionale innamorata da decenni di Roma, dove ha lungamente vissuto con la sua famiglia prima di fondarvi il Rome Chamber Music Festival, vera enclave di vivace curiosità intellettuale e intraprendenza statunitense. Suona un violino Guarneri del Gesù del 1735 noto come il “Ladenburg”.
