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Roma omaggia Anita Garibaldi. Al Gianicolo anche l’Ambasciatore del Brasile Renato Mosca

Redazione by Redazione
4 Agosto 2025
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Roma omaggia Anita Garibaldi. Al Gianicolo anche l’Ambasciatore del Brasile Renato Mosca
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Anita Garibaldi, simbolo di lotta e libertà, è stata omaggiata oggi, a Roma, durante una cerimonia che si è tenuta al Gianicolo, luogo simbolo del Risorgimento, fortemente voluta dagli organizzatori per celebrare il suo lascito come eroina dei due Mondi.

L’evento, che ha segnato i 176 anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 4 agosto 1849, si colloca all’interno del progetto internazionale “Anita Fidelis”, creato per promuovere i valori dell’uguaglianza di genere, della solidarietà e del rispetto dei diritti umani.

Nell’occasione, la rosa “Anita Garibaldi” realizzata dall’ibridatore Pantoli è stata piantata proprio accanto al monumento dedicato all’eroina laica, al secolo Anna Maria Ribeiro Da Silva su una delle colline storiche di Roma, alla presenza, fra gli altri, dell’Ambasciatore del Brasile in Italia Renato Mosca, di Costanza Ravizza Garibaldi, discendente di Anita e Giuseppe Garibaldi, Svetlana Celli, Presidente del Consiglio Comunale di Roma e rappresentanti degli Stati di San Marino e Uruguay.

Monumento, tornato da qualche giorno al suo originario splendore, a conclusione dei lavori di restauro.

Alta 4 metri e mezzo per 40 quintali, la statua rappresenta Anita durante gli avvenimenti bellici (1840) della “Guerra dei Farrapos” per la difesa della “Republica Juiliana” fondata dopo la rivolta della provincia di Rio Grande do Sul contro l’Impero brasiliano; a briglie sciolte l’Eroina sfugge ai soldati imperiali che avevano circondato la casa di campagna nel piccolo villaggio di Mostazas, dove dodici giorni prima, il 16 settembre 1840, aveva partorito il primogenito Menotti Domingo: con il figlio assicurato al petto mediante un fazzoletto datole da Garibaldi, con la mano sinistra si tiene alla criniera del cavallo mentre con la destra impugna, brandendola in alto, la pistola.

Il basamento in travertino, dal perimetro di 18 metri e pesante 80 quintali, custodisce al suo interno i resti di Anita; è fasciato da quattro altorilievi in bronzo che raffigurano episodi della vita avventurosa dell’eroina: Anita che guida i garibaldini durante la battaglia di Curitibanos; Anita che osserva i combattenti; Anita che cerca Garibaldi sul campo di battaglia tra i caduti e, infine, il marito che la trasporta morente tra le braccia. L’opera è stata inaugurata il 2 giugno 1932.

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