Roma si conferma capitale culturale e crocevia dell’arte contemporanea con l’inaugurazione della quinta mostra del progetto “STORIE”, ideato per il Circolo degli Esteri nell’ambito della prestigiosa Collezione Farnesina di Arte Contemporanea. Fino al prossimo 24 gennaio 2026, gli spazi del Lungotevere dell’Acqua Acetosa ospitano l’esposizione Codice Naturale, un percorso che riunisce le opere di Julianos Kattinis, Marisa Settembrini ed Eugenia Serafini, tre figure di rilievo già consacrate dalla critica italiana e internazionale.

Il ciclo STORIE (2024-2027) prevede dodici mostre personali di altrettanti artisti contemporanei, alcuni di fama consolidata, con l’obiettivo di portare a Roma nomi e linguaggi che riflettono le dinamiche più stimolanti dell’arte del terzo millennio. La direzione scientifica e curatoriale è affidata al Prof. Carlo Franza, storico dell’arte moderna e contemporanea e critico de Il Giornale, che firma anche il testo in catalogo.

Franza sottolinea come la citazione classicheggiante, il gusto del frammento e la centralità della parola siano oggi strumenti che rispecchiano l’assenza di paradigmi unici e fondamenti condivisi. “Siamo oltre il Postmoderno”, afferma, richiamando le riflessioni di Paolo Portoghesi, secondo cui il postmoderno è soprattutto rifiuto e rottura rispetto alla modernità, più che scelta di una nuova direzione. In questo contesto, gli artisti Kattinis, Settembrini e Serafini si muovono con consapevolezza, attingendo ai grandi movimenti del Novecento – dal futurismo al realismo magico, dalla poesia visiva alla poesia visuale – per elaborare un linguaggio che interroga segni, lettere e comunicazione.

Julianos Kattinis: artista di origini greche, ha saputo amalgamare Oriente e Occidente in un linguaggio pittorico che unisce affresco, grafica e acquerello. Le sue opere, vibranti di colore e luce, si distinguono per una sintesi vigorosa e originale che trasforma il gesto pittorico in atto rituale e meditativo. Marisa Settembrini: illustre artista formatasi a Brera, indaga la transitorietà del tempo e delle cose attraverso cicli come la Rosa e il Ritratto di Leopardi. La sua arte si concentra sul gesto creativo, più che sul prodotto finale, proponendo una riflessione profonda sul concetto di infinito e sulla prevalenza della natura. Eugenia Serafini: con una carriera pluridecennale, ha costruito un universo artistico che si espande come una foresta di simboli e immagini. La sua dimensione sacrale e spirituale si traduce in installazioni che legano uomo e natura, linguaggio e esistenza, in un axis mundi che indica le altezze del cielo e le profondità della terra.

La serata inaugurale del 12 dicembre ha visto la partecipazione degli artisti e di personalità di spicco del mondo culturale e diplomatico, tra cui il Prof. Carlo Franza, l’Ambasciatore Umberto Vattani, Presidente della Venice International University, e l’Ambasciatore Gaetano Cortese, curatore della collana Ambasciate Italiane nel mondo edita da Colombo. La presenza di ambasciatori, giornalisti, amici e collezionisti ha coronato l’evento, confermando la vocazione del Circolo degli Esteri come luogo di incontro tra arte, diplomazia e cultura.

Codice Naturale non è solo una mostra, ma un’occasione unica per riflettere sul ruolo dell’arte contemporanea nella società globale. Attraverso linguaggi diversi e visioni complementari, Kattinis, Settembrini e Serafini offrono al pubblico un itinerario che interroga la memoria, la natura e la spiritualità, aprendo nuove prospettive sul destino della bellezza nel terzo millennio.


Mi avrebbe fatto piacere che fosse pubblicata anche la mia bella installazione NUVOLA CREATIVA, che non appare in nessuna foto.
Grazie.
Eugenia Serafini
Artista espositrici nella mostra recensita.