Serata d’eccezione a Roma, nella splendida Via Margutta, cornice ideale dell’edizione numero 28 di “ModArt”, durante la quale è stato conferito il prestigioso “Premio Margutta”, ideato da Giovanni Morabito e giunto quest’anno al suo XXIV Anniversario.
La serata, magistralmente condotta dalla presentatrice, autrice e fashion reporter Valeria Oppenheimer, ha visto nelle vesti di Presidente Onorario il regista cinematografico Gabriele Salvatores.

Il Premio Margutta, da sempre simbolo di creatività e fecondità intellettiva, elementi ben rappresentati dalla scultura realizzata dall’artista Angela Pellicanò tributata ai vincitori, è stato conferito a Marco Giallini, Beatrice Modica e Francesco Acquaroli per la sezione cinema, Roberto Sergio per la sezione cultura ed imprenditoria, Federica Lucisano per la produzione cinematografica, Fabio Arboit per la radio, Ettore Bilotta e Sartoria Litrico per la moda e Renata Cristina Mazzantini, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, per l’arte.

“ModArt” è un confronto tra due filosofie artistiche, Moda e Arte, intimamente connesse da contaminazioni e ispirazioni vicendevoli.
Nel corso della serata, sotto la regia di Luigi Galasso, hanno sfilato gli abiti dell’alta moda donna di Ettore Bilotta e dell’alta moda uomo della Sartoria Litrico, assieme ai gioielli SB ART JEWELS di Serena Bonifazi, sulle note delle musiche del Maestro Compositore Carmine Padula, con arrangiamenti al violino live del Maestro Eduardo Caiazza dell’Orchestra Nazionale della Rai. Le acconciature delle modelle ed il trucco sono state curate da Ambasciata della gioia, Marcello Montalbano e Tina Chiera.

La sezione Arte, coordinata da “Monogramma arte contemporanea di Via Margutta 102”, si è tenuta invece sotto la direzione artistica di Giovanni Morabito, da anni punto di riferimento per diversi artisti nazionali e internazionali.
Fra le esibizioni quelle dell’artista Juanni Wang, che ha disegnato dal vivo durante l’evento, e della concertista argentina Safyra Sings, che ha deliziato i presenti con le note della sua arpa.
