Il 22 e 23 maggio si è svolta a Roma la riunione annuale del gruppo di Paesi like-minded sulla deterrenza cibernetica, iniziativa informale multilaterale nata nel 2019 e volta a migliorare la cooperazione diplomatica e la condivisione delle informazioni per prevenire attività cibernetiche dannose e coordinare le risposte globali.
L’organizzazione dell’evento, a cura dell’Unità per l’innovazione tecnologica e la sicurezza cibernetica della Farnesina, si inserisce nel solco dell’impegno profuso dal MAECI a favore della stabilità e della sicurezza internazionale nello spazio cibernetico su impulso del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, On. Antonio Tajani, il quale ha inviato un messaggio ai partecipanti in cui ha richiamato i molteplici tavoli internazionali di discussione e ha sottolineato l’importanza della collaborazione fra Paesi dal comune sentire dinanzi alle crescenti minacce nello spazio cibernetico.
L’evento è stato aperto dal Segretario Generale della Farnesina, Amb. Riccardo Guariglia, dal Vice Direttore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza, Pref. Alessandra Guidi, dal Capo Servizio Strategie e Cooperazione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Amb. Massimo Marotti, e dal Coordinatore Cyber del Servizio Europeo di Azione Esterna, Manon Le Blanc. Le discussioni sono state guidate dall’Inviato speciale del Ministro Tajani per la sicurezza cibernetica, Min. Plen. Diego Brasioli.
Si riporta di seguito la dichiarazione della presidenza a conclusione della riunione:
Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha ospitato il 22 e 23 maggio 2025 l’incontro annuale del Like-Minded Cyber Deterrence Group, finalizzato a migliorare la cooperazione diplomatica e la condivisione delle informazioni per prevenire attività informatiche dannose e coordinare le risposte globali. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti degli Stati membri dell’Unione Europea e di Australia, Canada, Giappone, Messico, Nuova Zelanda, Norvegia, Repubblica di Corea, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti d’America.
Lo scenario geopolitico globale è caratterizzato da crescenti minacce informatiche in tutto il mondo, in cui le attività cibernetiche malevole mirano a destabilizzare le nostre economie, le società e strutture democratiche. Di fronte a queste sfide crescenti, i partecipanti hanno discusso gli approcci di politica estera alle minacce attuali ed emergenti nel dominio cibernetico e i modi per costruire la resilienza contro le attività informatiche che sono incoerenti con il Quadro delle Nazioni Unite il comportamento responsabile degli Stati nel cyberspazio.
Sulla base dei risultati dei precedenti incontri, i Paesi partecipanti hanno ribadito il loro impegno a continuare a collaborare per promuovere e mantenere la stabilità e la sicurezza nel cyberspazio. Un dialogo strutturato sulla deterrenza informatica e sulle risposte politiche rimane essenziale, sia a livello internazionale che all’interno dei quadri informatici nazionali, per rafforzare la capacità collettiva di prevenire, scoraggiare e rispondere alle attività cibernetiche malevole. Ciò include un rafforzamento della cooperazione sui processi di attribuzione.
Una simulazione di scenario di crisi ha offerto ai partecipanti l’opportunità di valutare l’evoluzione delle minacce informatiche, testare le risposte politiche ed esaminare i meccanismi di coordinamento. Attraverso scambi interattivi, i delegati hanno identificato le lacune politiche, valutato le sfide decisionali e considerato le reazioni diplomatiche e operative.
L’incontro si è rivelato un forum prezioso per condividere le prospettive sulle strategie nazionali e sul panorama delle minacce in evoluzione, migliorando la comprensione reciproca e promuovendo la collaborazione su questa materia di così grande importanza strategica.