Il libro segnalato questa settimana è di grande interesse per conoscere la storia della diplomazia italiana. Si tratta del volume “Diplomazia liberale. Istituzioni e uomini dall’Unità alla Repubblica” (Luni Editrice, 2023), di Gerardo Nicolosi, Professore ordinario dell’Università di Siena. Nel ripercorrere la storia italiana dall’Unità alla nascita della Repubblica, l’autore illustra ed analizza le diverse riforme del Ministero degli Affari Esteri e soprattuto approfondisce vicende e personalità di una serie di diplomatici italiani di particolare rilievo in questo periodo. Solo per citarne alcuni: Costantino Nigra, Giacomo Malvano, Alberto Pansa, Vincenzo Macchi di Cellere, Francesco Taliani de Marchio, Pietro Tomasi della Torretta, Salvatore Contarini, Carlo Sforza, Pietro Quaroni, Luca Pietromarchi, Renato Prunas e Vittorio Zoppi.
Questa la scheda descrittiva del libro preparata dall’editore:
“Questo libro ricostruisce l’ordinamento dell’amministrazione degli Affari Esteri dalle leggi d’Azeglio del 1849 sino all’ordine di servizio Sforza del luglio 1947. È una storia istituzionale e amministrativa, che si intreccia alle vicende biografiche e professionali di alcuni importanti diplomatici italiani.
Non sempre quando si studia la storia delle istituzioni, si fa abbastanza attenzione agli uomini che le animano, alle loro vite, ai contesti famigliari e sociali di provenienza, ai percorsi della loro carriera e ai legami personali che prendono corpo all’interno dell’amministrazione. A partire dalla “rivoluzione” diplomatica di Cavour, che segna una cesura con la tradizione della diplomazia sarda, quello che emerge da questi profili è una grande omogeneità, culturale e funzionale, che derivava dalla consapevolezza di essere una élite che aveva avuto un ruolo chiave nel processo di costruzione dello stato unitario.
Nella storia complessiva che qui si restituisce, che è anche una storia politica, è possibile riscontrare una sostanziale continuità, una tenuta dei metodi comportamentali, delle prassi di conduzione degli affari, degli stili, nonché dei principi guida della politica estera, che si sono trasmessi tra generazioni di diplomatici, a volte soffertamente, diciamo anche “carsicamente”, come nel caso del periodo fascista, ma che sono stati pronti a riemergere una volta ritornati alla normalità democratica. Questo spiega anche il titolo scelto per questo volume: per diplomazia liberale non si fa riferimento a una collocazione politica, ma a un modo di interpretare la propria funzione, a una condivisione di principi e di valori che sono a fondamento dello stato per il quale la diplomazia è chiamata a prestare il suo servizio.”
Gerardo Nicolosi, Diplomazia liberale. Istituzioni e uomini dall’Unità alla Repubblica, Luni Editrice, Milano, 2023, pp. 272. €23,00.
Il volume può essere acquistato nelle librerie o attraverso le principali librerie online (es. www.ibs.it o www.amazon.it).
Un’interessante recensione del libro scritta da Eugenio di Rienzo è disponibile sul Corriere della Sera online
Gerardo Nicolosi insegna Storia contemporanea e Storia dei movimenti e dei partiti politici presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali dell’Università di Siena. Si è occupato di storia delle élites politiche e amministrative in età liberale, di storia del colonialismo italiano e di storia del liberalismo in Italia tra Otto e Novecento. È autore di numerosi saggi in riviste scientifiche e volumi collettanei e dei volumi Imperialismo e resistenza in Corno d’Africa (Rubbettino, 2002); Risorgimento liberale. Il giornale del nuovo liberalismo (Rubbettino 2012), La Provincia di Siena in età liberale (Rubbettino 2012, nuova edizione). È stato curatore di A. Dante Coda, Un malinconico leggero pessimismo. Diario di politica e di banca (1946-1952) (Olschki, 2018).
Recensione tratta dal sito Diplomatici Scrittori
Per altre informazioni su libri scritti da diplomatici consultare il sito http://baldi.diplomacy.edu/diplo e il blog http://diplosor.wordpress.com