Il Premio BOOKS for PEACE 2025 è stato conferito ieri a Pete Wharmby, oratore autistico e ADHD, scrittore, tutor e genitore che, dopo aver ricevuto la diagnosi di autismo, all’età di 34 anni, nel 2017, si è immerso nel lavoro per migliorare la consapevolezza e l’accettazione dell’autismo e per rendere il mondo un posto più adatto
alla comunità neurodivergente.

Il premio BOOKS for PEACE, nato per essere luce per chi non è visto e voce per chi non è ascoltato, è un simbolo di speranza e di solidarietà, capace di illuminare chi non brilla sotto i riflettori. Con questa premiazione inizia una importante collaborazione con l’Associazione AEPER nella persona del presidente Dr. Claudio Pica, per promuovere una serie di iniziative volte a costruire una comunità in cui ogni persona si senta parte e possa fornire il proprio contributo, nella consapevolezza che ogni individuo è unico e il rispetto della diversità è il presupposto fondamentale per la convivenza di tutti.
Con il conferimento del premio alla Cultura ad uno scrittore con sindrome di autismo, si è quindi voluto sottolineare l’importanza di questa collaborazione per non dimenticare mai, neanche per qualche istante, la promozione e la difesa dei Diritti Umani per favorire l’inclusione e l’aggregazione senza se e senza ma delle persone con disabilità.
“Siamo immensamente grati a Pete Wharmby – ha detto il Presidente Antonio Imeneno – per aver accettato questo riconoscimento e per il continuo impegno letterario e culturale nel rappresentare le problematiche e le difficolta legate all’autismo nel mondo”.
Wharmby ha scritto due libri sull’esperienza autistica: ” What I Want to Talk About” del 2022, pubblicato da Jessica Kingsley Publishers, e “Untypical” del 2023, pubblicato da HarperCollins.

Il Premio BOOKS for PEACE è pensato per celebrare i Diritti Umani attraverso l’arte e la cultura come strumenti di cambiamento e di pace. Con il supporto di figure straordinarie come Sophia Loren e Carlo, Ponti, Katia Ricciarelli, il Premio Nobel per la Pace 2018 Dr. Denis Mukwege, S.E. Gaetano Cortese, S.E. Stefano Baldi, la figlia di Nelson Mandela Maki Mandela-Amuah, di luoghi magici come il Parco Archeologico di Pompei e la Reggia di Caserta e tanti altri ancora.
Il riconoscimento si pone l’obiettivo di promuovere Cultura e Diritti Umani come veicoli essenziali per la costruzione di ponti tra le persone, in un mondo sempre più diviso, e che ogni gesto di solidarietà ha un impatto che va oltre le parole, con il supporto della UniFUNVIC e BFUCA (Federação Nacional das Associações, Centros e Clubes UNESCO do Brasil) la (FICLU (Federazione Italiana delle Associazioni e Club per l’Unesco), l’Albanian Diplomatic Forum, la Gazzetta Diplomatica, il Centro Studi Federico II, Italeurasia, HUFUD, Cristina Di Silvio, World Academy of Literature, PEACE & SPORT Council of Afghanistan e la neo gemellata AEPER.