Importante riconoscimento a Roma per uno dei Cerimonieri di Papa Francesco, Mons. Massimiliano Matteo Boiardi, personalità di spicco e particolarmente apprezzata in Vaticano, che ieri, a Palazzo Borromeo, sede dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della “Stella d’Italia”, concessa con decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, su proposta del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani.
“Sono particolarmente lieto – ha detto l’Ambasciatore Francesco Di Nitto, aprendo la cerimonia di conferimento alla presenza di numerose Autorità civili e religiose – di consegnare personalmente questa importante onorificenza a Mons. Boiardi, personalità che stimo particolarmente, che, oltre alla sua preziosa collaborazione ha sempre dimostrato un’ottima conoscenza dei dossier sui quali stiamo lavorando. Il suo lavoro puntuale – ha aggiunto il diplomatico – è stato fin qui molto importante anche per noi, e ci ha permesso di costruire ancor di più su un rapporto bilaterale Italia-Santa Sede che è sempre stato stabile e solido, ma che ha bisogno ovviamente, come tutte le “cose” belle, di tanta manutenzione e impegno ordinario. Noi – ha concluso l’Ambasciatore Di Nitto – abbiamo trovato in Mons. Boiardi, sia io personalmente, che tutti i collaboratori dell’Ambasciata, un’eccezionale punto di contatto per poter fare bene e, dunque, siamo oltremodo felici che il Ministero e il Governo, in accordo con noi, gli abbiano voluto conferire questa onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia”.
Accolto da un caloroso applauso in una sala gremitissima, e accompagnato nell’occasione da Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali del Vaticano, alla presenza del decano del Corpo diplomatico del Vaticano, di importanti rappresentanti del Governo della Santa Sede e della CEI, e di tanti amici, Mons. Massimiliano Matteo Boiardi, ringraziando l’Ambasciatore Di Nitto ha espresso parole di soddisfazione per il riconoscimento ricevuto: “La affido a San Carlo Borromeo – ha detto l’alto prelato – e la considero un segno di fiducia nei miei confronti, di cui sono particolarmente onorato. Come noto – ha aggiunto – ho iniziato ad occuparmi delle relazioni tra la Santa Sede in Italia poco meno di due anni fa, subentrando a Monsignor Piero Gallo, che saluto e ringrazio soprattutto per la competenza e la professionalità con le quali ha seguito numerosi dossier che caratterizzano le relazioni tra le due sponde del Tevere, di cui ho potuto grandemente beneficiare. Mi sono trovato a raccogliere la sua eredità in una fredda mattina di gennaio quando, dopo aver accolto in San Pietro, in qualità di Cerimoniere pontificio, il feretro di Papa Benedetto XVI, sua eccellenza Mons. Gallagher, mi ha comunicato che avrei seguito gli Affari italiani. Devo ammettere che mi ci è voluto non poco tempo per riuscire a entrare nelle dinamiche dei vari dossier. Con l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede si è instaurata fin dal primo momento una proficua collaborazione e, oserei dire, anche una vera e propria amicizia, per la quale sono personalmente grato all’Ambasciatore Di Nitto. Le Relazioni fra Italia e Santa Sede hanno radici profonde nella storia e cultura della penisola, e non solo condividono aspetti ideali ma riguardano anche sfide concrete della vita di ogni giorno. La diplomazia – ha concluso Mons. Boiardi ringraziando – è un lavoro di continua costruzione e ricostruzione dei legami tra persone. Legami da cui non si può prescindere”.