Si è concluso con straordinario successo l’evento culturale “Lo Stile di Palma – Arte, Moda e Musica al tempo di Palma Bucarelli“, un omaggio alla figura di colei che fu, per oltre trent’anni, la leggendaria Soprintendente della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea.
L’iniziativa, che si è tenuta nell’ambito dell’Anno Culturale Romania Italia 2026, promossa dalla Presidenza della Commissione Cultura della Camera dei deputati, con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia e della Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE), organizzata dalla Compagnia Nazionale Danza Storica e la direzione artistica di Nino Graziano Luca, ha trasformato la Galleria in un crocevia di discipline, celebrando l’eleganza, l’innovazione e l’impegno istituzionale di Palma Bucarelli.
L’evento si è aperto con gli interventi istituzionali di Cristina Mazzantini, Direttrice della Galleria Nazionale, Gabriela Dancau, Ambasciatrice della Romania in Italia, Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati e Francesca Del Bello, Presidente del II Municipio, che hanno riconosciuto all’unanimità il ruolo pionieristico della Bucarelli.

La Direttrice Cristina Mazzantini ha evidenziato il legame indissolubile tra Palma Bucarelli e la GNAM, ricordandone la visione museale d’avanguardia. Al contempo, la Presidente del II Municipio, Francesca Del Bello, ha rimarcato la rilevanza dell’iniziativa nel panorama cittadino.

Gabriela Dancau, Ambasciatrice della Romania in Italia, ha celebrato il ponte culturale tra le due nazioni, invitando tutti ad accogliere l’iniziativa “come un atto culturale nel senso più alto del termine, un dialogo tra Romania e Italia condotto attraverso lo stile, la creazione e la responsabilità intellettuale”.
“La presenza di una creatrice romena contemporanea in questo luogo emblematico – ha aggiunto la diplomatica – non rappresenta un semplice evento artistico, ma un atto di cultura nel senso più pieno del termine. Nell’ambito dell’Anno Culturale Romania–Italia 2026, la presentazione di moda di Daniela Otea proietta un’immagine della Romania creativa e consapevole di sé, che partecipa al dialogo europeo attraverso il contributo e la profondità”.

Il Presidente Federico Mollicone ha esaltato il ruolo di Palma Bucarelli la cui lungimiranza ha guidato la rinascita artistica italiana: «In qualità di Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati – ha spiegato il parlamentare – ho il piacere di salutare e promuovere iniziative come “Lo Stile di Palma”. Celebrare una stratega culturale del calibro di Palma Bucarelli significa onorare la lungimiranza e il coraggio che hanno svecchiato le nostre istituzioni artistiche nel Dopoguerra, dimostrando attenzione non solo per l’arte visiva, ma anche per le giovani promesse della musica, come dimostra la collaborazione con il Maestro Egisto Macchi. La sua determinazione nel promuovere l’arte moderna e contemporanea e la sua visione di un museo come avanguardia didattica restano un faro per il Paese e per le politiche culturali che siamo chiamati a difendere e valorizzare. L’unione di arte, musica e alta moda in questa serata, in un contesto che esalta la collaborazione culturale come l’Anno Culturale Romania Italia 2026, è il modo migliore per ribadire che la cultura è il nostro patrimonio più dinamico”.
La serata è stata arricchita da foto inedite di Palma Bucarelli e da due momenti di grande intensità emotiva: la lettura di alcune lettere d’amore scritte da Palma Bucarelli a Paolo Monelli, e due performance di “danza contemporanea” sul tema “Lo stile di Palma” eseguite per Compagnia Nazionale di Danza Storica da Alessandro Trazzera e Rebecca Erroi, con la regia di Nino Graziano Luca, a testimonianza del legame indissolubile tra moda e arte scenica, in una fusione di parola e movimento che ha riportato in vita la passione e l’intimità della donna, oltre il ruolo istituzionale.

Il Professore Roberto Giuliani, docente di Musica e mass-media e di Metodologia della Ricerca al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, ha poi approfondito il legame artistico tra Bucarelli e il mondo sonoro. Il Professore ha in particolare evidenziato il rapporto di stima e collaborazione che unì Palma Bucarelli al giovane compositore Egisto Macchi, al quale la Soprintendente affidò la realizzazione delle musiche per i documentari sulla Galleria, a riprova della sua costante attenzione verso i talenti emergenti e verso le avanguardie. È stato, inoltre, evidenziato il legame tra Egisto Macchi e Roman Vlad, di cui Macchi fu allievo di composizione, che si fa ponte ideale tra la creatività italiana e l’eccellenza culturale romena, anticipando i temi dell’Anno Culturale Romania Italia 2026. Il Maestro ha concluso sottolineando il ruolo della Bucarelli come scopritrice di talenti in ogni campo artistico. La lungimiranza di Palma Bucarelli consentì tra l’altro a una delle associazioni musicali di maggior interesse di quegli anni, Nuova Consonanza, di tenere proprio presso la GNAM le proprie stagioni di concerti di musica contemporanea, dal 1974 al 1977, addirittura con allestimenti dedicati di Vittorio Consoli; peraltro, la Bucarelli figura nel ristretto novero dei Soci onorari di Nuova Consonanza assieme a figure di rilievo assoluto per la musica del Novecento, come Goffredo Petrassi. L’occasione è stata utile, a partire proprio dal documentario Maestri della pittura moderna, del 1958, per riflettere sull’importanza del rapporto tra musiche e immagini, e su quanto questo settore, ancora molto da indagare, possa fornire importanti spunti di riflessione. Una analisi della storia della musica per documentario, e non solo della musica per film, potrà essere senz’altro illuminante per la ricostruzione della complessità di quei decenni radicalmente creativi.
A conclusione del momento musicale, la violinista Elisa Gallelli del Conservatorio Santa Cecilia ha omaggiato la cultura romena, eseguendo la suggestiva Sonata per violino solo n. 3 in Re minore di Eugène Ysaÿe, dedicata al grande compositore George Enescu.

