“Le nostre relazioni con l’Italia sono molto buone, ad ogni modo c’è ancora spazio per approfondirle, soprattutto in ambito economico”: Lauri Bambus, Ambasciatore della Repubblica di Estonia, a Roma dallo scorso ottobre, sintetizza così il suo pensiero analizzando i rapporti in essere, certo comunque che “il potenziale interesse verso il Paese Baltico sarà destinato a crescere considerevolmente nel prossimo futuro”.
Figura chiave nelle relazioni internazionali dell’Estonia, un curriculum d’eccezione, già Capo Missione in Norvegia, Islanda, Oman e Regno Unito, nonché Direttore Generale del Dipartimento del Protocollo di Stato e una lunga carriera nel Ministero degli Affari Esteri, Bambus ha recentemente accompagnato il Presidente della Repubblica Alar Karis nella sua visita ufficiale a Roma, fortemente voluta per consolidare ulteriormente un legame da sempre molto apprezzato a Tallinn.
“Impossibile non amare l’Italia”, ammette l’Ambasciatore, grande appassionato di storia e filologia, con due lauree all’attivo, una in Legge e l’altra in Letteratura.
Diplomatico dal carattere affabile e gentile, dal suo arrivo Bambus si è fatto particolarmente apprezzare non solo per la qualità delle azioni intraprese, ma anche per la sua presenza sul territorio e l’attenzione verso la Comunità.
Eccellenza, come definirebbe le attuali relazioni diplomatiche tra Estonia e Italia? “Italia ed Estonia sono due Paesi uniti da un forte legame nell’Unione Europea e nella NATO, basato sulla necessità di preservare la sicurezza comune. Le loro relazioni bilaterali sono molto buone, ad ogni modo c’è ancora spazio per approfondirle, soprattutto in ambito economico. Per il prossimo futuro ci auguriamo poi che i contatti fra le persone possano diventare ancora più frequenti e che, nonostante la distanza geografica che esiste fra i due Paesi all’interno del continente europeo, sempre più italiani possano scoprire il fascino dell’Estonia”.
A Roma da meno di un anno, quali sono le sue prime impressioni sull’Italia? “La mia precedente Missione era stata in Norvegia e, una volta in Italia, ovviamente, tutto mi è sembrato fin da subito molto diverso, a partire dal clima e dalla cucina. Ora, vivendo qui, capisco perfettamente chi dice che è impossibile non amare questo Paese, la sua natura meravigliosa, il cibo delizioso, e le persone che lo abitano, così sorridenti e amichevoli. Mi ha molto colpito poi la cultura italiana, così variegata e ampia, che ho potuto osservare durante i miei viaggi sul territorio nazionale”.

In generale, come viene percepita l’Italia in Estonia? “E’ senza dubbio considerata molto positivamente, in primis come attraente meta turistica. Gli estoni apprezzano molto anche la cultura, la cucina e la moda del Bel Paese. Tuttavia, come accennavo, è chiaro che c’è ancora molto spazio per migliorare cooperazione, connessioni e legami tra i due Stati e i rispettivi popoli. A mio avviso, le nostre aziende dovrebbero considerare sempre di più l’Italia come possibile destinazione commerciale e la nostra Ambasciata oggi è molto attiva proprio in questo senso. Al contempo, anche gli italiani hanno iniziato a scoprire il fascino dell’Estonia, e sono certo che, anche in questo caso, il potenziale interesse verso il nostro Paese sia destinato a crescere considerevolmente nel prossimo futuro. Vede, l’Estonia può sicuramente essere la destinazione perfetta per godersi una vacanza rilassante e al fresco, esplorare la nostra natura serena e incontaminata, apprezzare il nostro cibo biologico, e conoscere la nostra interessante storia e la nostra cultura. Disponiamo inoltre di un’ampia offerta di hotel con spa e area benessere in diverse parti del Paese, dove natura incontaminata e tranquillità si sposano perfettamente con i servizi offerti dalle strutture alberghiere, che offrono anche la possibilità di praticare attività sportive e immergersi in esperienze gastronomiche molto originali”.
Restando sul commercio, in virtù di quanto sottolineato, adotterà azioni specifiche per incrementare gli scambi commerciali tra i due Paesi? “L’Ambasciata è impegnata in iniziative e sforzi costanti volti a migliorare la cooperazione commerciale fra Estonia e Italia. Le azioni messe in campo oggi sono principalmente volte a facilitare la partecipazione delle nostre aziende alle fiere, aiutare a creare contatti sul territorio e contribuire ad aumentare il peso specifico delle trattative in essere. Uno dei progetti più importanti in corso è, peraltro, quello di aiutare la nostra azienda Bolt, che fattura un miliardo di euro, ad espandere le sue attività in Italia”.
Secondo le statistiche ufficiali, oggi in Italia vivono poco più di 1.200 estoni. A suo avviso, come si è integrata questa Comunità? “Questo numero si riferisce ai cittadini con passaporto estone, che formano una Comunità eterogenea, con origini etniche diverse, che ha scelto di trasferirsi e risiedere permanentemente in Italia per diversi motivi. La mia impressione è che la maggior parte di loro sia qui principalmente per motivi familiari. Posso dirle che tutti sono molto ben integrati nel tessuto sociale, cui contribuiscono in modo molto positivo con il lavoro svolto. Ritengo poi lodevole che alcuni promuovano l’Estonia in Italia con iniziative mirate, facendo conoscere sempre più il nostro Paese e le sue tradizioni. Ad esempio, abbiamo un’associazione italo-estone piuttosto attiva a Roma, che organizza vari eventi culturali e pubblica una newsletter mensile per promuoverle. Come sicuramente di rilievo per la nostra Comunità è che la lingua estone venga oggi insegnata sia ai bambini, a Bologna, che agli studenti universitari, a Roma”.
Se dovesse descrivere l’Estonia con tre aggettivi, quali sceglierebbe e perché? “Intelligente, bella e piena di sorprese positive. Anzitutto, per quanto riguarda il primo punto, come tutti gli estoni, anche io sono molto orgoglioso dei nostri servizi digitali. L’Estonia è diventata un vero e proprio modello in questo campo, come credo oggi comprendano bene tutti i nostri “e-residenti”. Gli studenti estoni sono particolarmente brillanti in questo ambito, che rappresenta una vera e propria eccellenza. Nel nostro Paese, infatti, i bambini cominciano a imparare l’informatica e la robotica fin da piccolissimi. Oltretutto, nel marzo scorso, l’Estonia ha deciso di compiere un ulteriore grande passo avanti nel campo dell’istruzione, avviando un programma volto a inserire lo studio di applicazioni di intelligenza artificiale all’avanguardia nel suo sistema educativo. L'”AI Leap 2025″ fornirà agli studenti e agli insegnanti estoni l’accesso a strumenti didattici basati sull’intelligenza artificiale e insegnerà loro i modi più efficaci per utilizzarli. A partire da questo autunno, un primo gruppo di 20 mila studenti delle scuole superiori avrà accesso a queste applicazioni di intelligenza artificiale e tremila insegnanti saranno formati per imparare a utilizzarle al meglio. Quanto al secondo aggettivo che ho scelto, come le accennavo, l’Estonia è un piccolo Paese costiero con una natura meravigliosa, ricoperto di foreste e paludi, con una campagna accogliente, che fa da sfondo a città e villaggi incredibilmente interessanti. Altra qualità del nostro Paese, non meno importante, sono proprio le sue persone. A volte, forse, gli estoni possono apparire un po’ riservati, ma invece poi si scoprono estroversi, aperti a nuove sfide e capaci anche di sorprese curiose… come ad esempio praticare una maratona nella sauna, prodigarsi in una gara di trasporto della moglie o divertirsi con lunghe chiacchierate”.
Norvegia, Islanda, Regno Unito, Oman, Ucraina e Russia sono le tappe principali della sua prestigiosa carriera diplomatica. Qual è, in definitiva, il suo ricordo più bello? “In effetti sono stato molto fortunato a poter svolgere il ruolo di diplomatico estone in così tanti Paesi diversi. Il mio primo incarico risale a 30 anni fa, in Ucraina. Poi, successivamente, ho prestato servizio in Polonia. Per un giovane diplomatico come me, al tempo, era tutto davvero entusiasmante, ma posso comunque dire che anche dopo, ogni esperienza è stata molto interessante, anche perché ho avuto l’onore e la fortuna di conoscere persone meravigliose in tutto il mondo. In particolare, è stato per me un grande privilegio incontrare Sua Maestà la Regina Elisabetta II e Sua Maestà il Sultano Qaboos. Sono felice poi di essere rimasto in contatto anche con molti colleghi conosciuti nel corso della mia carriera. In definitiva, soggiornare all’estero è sempre un’ottima opportunità per conoscere meglio usanze, storia, cultura di un Paese e anche lingue diverse”.
Ricordo più brutto? “Fortunatamente, non credo di aver mai fatto esperienze del tutto negative. In diplomazia siamo soliti definire alcune esperienze “interessanti” o “diverse”, ad esempio anche mangiare o bere qualcosa che non abbiamo mai assaggiato prima può essere insolito. Tuttavia, anche in questi casi, essendo per natura una persona curiosa, ho sempre accettato con passione nuovi compiti e nuove sfide”.
A proposito di sfide, ritiene che esista la possibilità di una soluzione diplomatica al conflitto in Ucraina? “Certamente sì, ma qualsiasi negoziazione dovrà coinvolgere i rappresentanti dell’Ucraina e dell’Unione Europea. Non possiamo accettare alcun accordo senza questa precondizione, sarebbe un pericolo esistenziale sia per l’Ucraina che per l’Europa, e questa minaccia non deve essere sottovalutata”.

Cosa pensa della vittoria di Trump in America? “Per l’Estonia è importante coltivare il forte rapporto transatlantico con gli Stati Uniti. Continueremo a lavorare per promuovere la sicurezza e gli interessi economici del nostro Paese, dell’Europa e degli States. L’avvio “intenso” della nuova amministrazione statunitense da gennaio non ha modificato questi nostri obiettivi, così come sono rimasti invariati i principi fondanti della politica estera dell’Estonia. Sicuramente, ad ogni modo, nuovi temi prioritari saranno aggiunti alle relazioni tra Estonia e Stati Uniti. Per quanto ci riguarda, la nostra priorità continua a essere quella di una cooperazione volta al sostegno all’Ucraina e al raggiungimento di una pace duratura post conflitto. Riconosciamo il contributo finora offerto dagli Stati Uniti alla nostra sicurezza e sosteniamo il ruolo della leadership statunitense nella NATO e nell’assistenza all’Ucraina. È assolutamente necessario proseguire con una stretta collaborazione in questo ambito”.
L’estone Kaja Kallas è Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza nella Commissione von der Leyen II dal 1° dicembre 2024. Quanto è importante questo risultato per la politica estera dell’Estonia? “Naturalmente ogni Stato membro deve essere orgoglioso di avere un proprio Commissario. Lo stesso vale per l’Estonia, nel caso della vicepresidente e alta rappresentante dell’Unione europea Kaja Kallas, che conosco personalmente da quando era primo ministro dell’Estonia. L’appartenenza all’Unione Europea è sostenuta oggi da oltre l’80% della popolazione estone. L’Unione Europea riveste pertanto per noi un’importanza vitale e così cerchiamo sempre di trovare modi e occasioni per contribuire alla forza e all’unità della nostra grande famiglia europea”.

Quali sono le prossime iniziative dell’Ambasciata? “I primi mesi del 2025 sono stati molto attivi e credo che l’intero anno sarà ricco di eventi interessanti. All’inizio di aprile abbiamo avuto la visita ufficiale del Presidente della Repubblica di Estonia Alar Karis in Italia e in questa occasione abbiamo avuto l’opportunità di consolidare i nostri eccellenti e ampi rapporti bilaterali. È stato un grande onore poi partecipare alla Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna, che annoverava quest’anno l’Estonia come ospite d’onore principale. Ho sperimentato successivamente esperienze molto fruttuose nell’ambito delle mia visite ufficiali in Lombardia e Sicilia. Per i prossimi mesi stiamo invece pianificando diverse iniziative legate alla diplomazia aziendale, che prevedono la partecipazione a diverse fiere, l’organizzazione di seminari aziendali e altre visite in diverse regioni d’Italia volte a esplorare ulteriori possibilità di cooperazione. Abbiamo previsto infine anche la nostra partecipazione a diversi eventi organizzati per la comunità diplomatica a Roma, tra i quali spicca la Conferenza sulla ripresa ucraina che si terrà a luglio”.
Intervista di Marco Finelli