Tempo di saluti a Villa Monticello dove, nella serata di ieri, si è tenuto il ricevimento di commiato dell’Ambasciatrice Monika Schmutz Kirgöz che, terminata dopo più di tre anni la sua Missione in Italia, Malta e San Marino, proseguirà la sua carriera diplomatica in Svizzera, con il delicato e importante ruolo di Responsabile della Divisione Medio Oriente e Africa del Nord (MENA) presso la Segreteria di Stato del Dipartimento Federale degli Affari Esteri (DFAE), a Berna.
“E’ stata un’esperienza fantastica – ha detto l’Ambasciatrice nel suo breve discorso agli ospiti della serata – e sono orgogliosa del lavoro svolto. Ero già stata a Roma circa venti anni fa e ritornarci è stato un vero piacere. Italia e Svizzera sono legate da una storica e solida amicizia e sono felice con la mia Missione di aver potuto lavorare per consolidare ancor di più le già strette relazioni fra i due Paesi, anche grazie al prezioso e puntuale lavoro di tutta la nostra squadra”.
In carica dal 27 settembre del 2021, Monika Schmutz Kirgöz si è distinta nel suo lavoro per gli importanti risultati raggiunti, fra i quali spiccano il raggiungimento dell’accordo sui frontalieri, l’uscita della Confederazione dall’ultima blacklist italiana e la collaborazione per il miglioramento della rete dei trasporti. Davvero intensa l’attività diplomatica svolta su tutto il territorio di competenza, anche a fronte della scelta dichiarata di preferire come modello quello di una Ambasciata sempre aperta verso l’esterno e mai autoreferenziale, con un’attenzione particolare rivolta ai giovani e al mondo accademico.
Madrelingua tedesca, in grado di parlare in perfetto italiano, francese, inglese e turco, Schmutz Kirgöz ha inoltre catturato su di sé l’attenzione dei media per la sua capacità di analisi, sempre attenta e originale, unita a modi volutamente e fortemente «undiplomatically diplomatic». Qualità che le sono vale il titolo di “Ambasciatore dell’Anno” in Italia, tributato dalla nostra testata giornalistica nel 2023, con vasta eco sulla stampa internazionale.
Tantissimi gli attestati di stima rivolti ieri dagli ospiti che, dopo il tradizionale brindisi, fra selfie ricordo, qualche passo di danza (per i più audaci) e anche un pizzico di commozione, hanno dato il loro “arrivederci” all’Ambasciatrice che, ne siamo certi, porterà sempre Roma nel cuore.