“Due nuovi virus hanno penetrato le élite italiane al posto del Covid: la russofobia e l’ucrofilia, che acquisiscono forme particolarmente aggressive”: lo ha detto l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Alexei Paramonov, in un’intervista rilasciata al quotidiano Izvestia, aggiungendo che il suo Paese “non deve fidarsi affatto degli interlocutori ufficiali italiani”.
“Da tempo afferma Paramonov – in Italia, hanno scordato le parole pronunciate in Parlamento negli anni Cinquanta dal Presidente partigiano, dal celebre politico e protagonista della Resistenza italiana Sandro Pertini. All’epoca, quando si discuteva sull’adesione dell’Italia alla NATO, Pertini si era opposto categoricamente, dicendo: «La NATO è uno strumento di guerra». La frase, pronunciata allora e molto saggia, è rimasta attuale in tutti gli anni in cui la NATO esiste come organizzazione. In generale – prosegue l’Ambasciatore – la leadership italiana rimane ermeticamente chiusa a contatti ufficiali con la parte russa a tutti i livelli” e i dirigenti italiani “non si stancano mai di ripetere parole come un mantra sulla lealtà alla Nato e sulla disponibilità a mettere in atto tutto ciò che viene da questa organizzazione aggressiva e distruttiva”. Ciò comprende anche l’aumento delle spese militari fino al 5% del Pil, che “per l’Italia significa una vera catastrofe economica”. “Le autorità – continua l’Ambasciatore – non smettono di ripetere che questo deve essere fatto per essere pronti a respingere un’invasione russa”, ma “questa è una mera menzogna”. “Dalle autorità italiane – prosegue Paramonov – sentiamo costantemente dichiarazioni rassicuranti che l’Italia non è in stato di guerra con la Russia, che non manderà personale militare sul territorio dell’Ucraina nelle zone di combattimento, e non permette alle autorità ucraine di utilizzare gli armamenti forniti per colpire in profondità la Federazione Russa”. Ma in realtà Mosca non può fidarsi troppo di questo perché da molti anni “i Paesi dell’Occidente collettivo, compresa l’Italia, hanno cercato di presentare la loro posizione e azioni in una luce migliore e più amichevole rispetto a quello che erano veramente”.
Per questo, conclude il diplomatico, “ora non dobbiamo affatto fidarci dei nostri interlocutori ufficiali italiani”.
E’ possibile leggere il testo integrale dell’intervista, tradotto in italiano, al seguente link: Intervista di Alexey Paramonov, Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, al quotidiano “Izvestija”