A renderlo noto è la stessa Regione Campania, che oggi ha diffuso il testo della missiva a firma dell’Ambasciatore della Repubblica islamica dell’Iran in Italia, Mohammad Reza Sabouri, inviata ieri al Presidente Vincenzo De Luca.
Di seguito il testo:
Nel nome di Dio
Illustre Dr. Vincenzo De Luca Presidente della Regione Campania
nel porgerle i miei complimenti e ricordando con piacere il nostro incontro dell’anno scorso, desidero esprimere la mia gratitudine per le recenti dichiarazioni riguardo all’attacco militare del regime israeliano al mio Paese, dichiarazioni che riflettono la vostra profonda analisi delle evoluzioni regionali e internazionali. Tuttavia, considerando il vostro sguardo critico su alcune questioni interne all’Iran, ho il piacere di condividere alcune considerazioni riguardo al comportamento del mio governo nei confronti delle donne, che voi avete definito vergognoso: quando naturalmente la situazione si sarà normalizzata vorrei invitarLa a visitare l’Iran e a conoscere personalmente e direttamente la realtà del mio paese.
Sono certo che, al ritorno, sarete in grado di apprezzare le distorsione e le intenzioni malevole dietro le narrazioni di certi media, taluni gruppi ostili e da alcuni paesi europei in merito.
Si può considerare vergognoso il fatto che oltre il 70% dei posti nelle università siano occupati da studentesse? Oppure che più di 190 donne ricoprano ruoli di leadership nel governo, siano presenti nei parlamenti e gestiscano oltre mille aziende innovative?
Una semplice passeggiata per le strade di Teheran dimostra chiaramente l’assurdità dell’accusa di oppressione delle donne riguardo all’obbligo del velo. Non si basa forse tutto questo sul fatto che gli iraniani, a differenza dell’Occidente, non ne condividono i valori morali e culturali?
Lei ritiene che il governo iraniano abbia una natura selvaggia. Come amico, vorrei che mi indicasse esempi concreti a sostegno di questa accusa. La Repubblica Islamica dell’Iran è un sistema basato sulla volontà popolare, nato nel 1979 da una rivoluzione che si è fondata sui valori nazionali e religiosi.
Non è forse che Lei definisce il sistema politico iraniano in questo modo poichè fondato su valori diversi dai suoi? Le sue parole non offendono forse la nazione iraniana?
Ricordando il nostro piacevole e amichevole incontro, spero di poterci incontrare di nuovo presso l’Ambasciata a Roma. Rinnovo anche il mio invito a visitare l’Iran e cogliere l’opportunità di toccare con mano la realtà del mio Paese.
Roma, 26 Giugno, 2025 – Mohammad Reza Sabouri Ambasciatore della Repubblica Islamica dell’Iran – Roma