il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha presieduto ieri alla Farnesina una riunione finalizzata ad approfondire, insieme ai partner dell’export – CdP, ICE, SACE e SIMEST – a economisti ed esperti, modalità e strategie per rafforzare l’export italiano.
Questa ulteriore riunione operativa del Gruppo di Lavoro, creato all’inizio del mandato, è stata dedicata in particolare all’export verso la Germania, tenuto conto che il mercato tedesco è la principale destinazione internazionale del Made in Italy.
Durante la riunione sono stati presi in esame i contenuti di due studi realizzati rispettivamente da Cassa Depositi e Presiti con SACE e da Prometeia e sono intervenuti i rappresentanti di alcune delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative del nostro export – verso la Germania e verso i mercati a maggior potenziale di sviluppo.
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato il Ministro Tajani – è rafforzare linee strategiche ed innovative per sostenere le nostre imprese esportatrici, utili a difendere, riconquistare o acquisire nuove quote nei mercati esteri, in un contesto congiunturale caratterizzato da numerose sfide, come quelle determinate dai due fronti di crisi aperti in Ucraina ed in Medio Oriente, dall’instabilità della regione mediorientale, dagli alti tassi di interesse, dalla trasformazione ecologica e digitale che sono chiamate a compiere le nostre economie”.
“Tra queste sfide – ha proseguito Tajani – dobbiamo considerare anche le trasformazioni in atto nell’economia tedesca, che hanno un immediato impatto sull’export italiano, alla luce dell’elevato grado di interdipendenza e integrazione delle economie dei due Paesi, data da migliaia di imprese che operano all’interno delle stesse filiere produttive”.
“Con un interscambio che ha superato i 168 miliardi di euro nel 2022, la Germania rappresenta il nostro primo partner commerciale, primo fornitore a livello globale e primo mercato di destinazione del nostro export. C’è tanto Made in Italy “nascosto” nelle esportazioni tedesche – ha concluso Tajani – tanto valore aggiunto italiano nel Made in Germany, che deve essere tutelato”.
Il ministro ha anche indicato che l’azione governativa vuole estendersi all’insieme dei mercati esteri, con particolare riferimento ai settori industriali legati ai processi di transizione verde e rivoluzione digitale. In tal senso, occorrerà puntare con ancora maggior decisione verso mercati come Stati Uniti, India, Vietnam, Emirati Arabi Uniti, Brasile, dove il Made in Italy è già forte ma che presentano ancora un vasto potenziale per l’export italiano.