Un vero e proprio successo: l’incontro a San Benedetto del Tronto con il “comandante Alfa”, organizzato dai Club 41 e Agorà San Benedetto Riviera Adriatica, in collaborazione con i Club 41 Marcuzzo, Monte Vettore e Teramo, in una sala gremitissima, ha fatto registrare il tutto esaurito, richiamando ben 250 persone.
Alla presenza di numerose Autorità, sabato pomeriggio al ‘Circolo sociale Mare Bunazz’, il Carabiniere più decorato d’Italia, nonché uno dei primi elementi scelti nel 1977 per il Gis dell’Arma, protagonista della sicurezza pubblica nazionale ed internazionale ha raccontato la sua storia personale, legata al servizio prestato dal 1969 fino al 2016, presentando il suo libro “Parola d’ordine: proteggere”, edito da Longanesi.
Oggi, attraverso un lodevole impegno, il Comandante Alfa si dedica alla saggistica con uno scopo ben preciso: raccontare la storia di chi, nella vita, ha scelto il bene sul male, stimolando la presa di coscienza, soprattutto nelle nuove generazioni, del valore della vita, non facendo mancare il proprio sostegno umano ed economico a famiglie con difficoltà.
Il racconto di aneddoti personali legati a doppio filo con la promessa di fedeltà all’Arma dei Carabinieri ha fatto dell’incontro, cui hanno partecipato ben 250 persone, un’occasione unica di conoscenza tecnica e profondamente umana di uno spaccato di vita sociale dell’Italia, in cui l’azione militare e la formazione che la precede, si fondono con il rispetto della vita e si traducono nell’arte del saper proteggere. “Sono nato a Castelvetrano stesso paese di Messina Denaro – ha esordito il comandante Alfa – dove era difficile scegliere una strada diversa dalla mafia e dove per me, sono stati cruciali ‘una rondine e un cane. Mio padre era un muratore e la nostra era una famiglia semplice. Mio nonno, che tutti chiamavano Ciccio, aveva fatto la Guerra conoscendo il male, i sacrifici e la fame, ed è stato lui che mi ha trasmesso i valori della legalità”.
Parole simbolo della scelta personale di coraggio e giustizia, divenuti principi di fede all’Arma. Nella sua narrazione, il Comandante Alfa non ha mancato di ricordare operazioni che hanno avuto grande risonanza sulla cronaca nazionale del tempo, come la liberazione di numerosi ostaggi tra cui Casella e la piccola Tacchella.
Al termine della giornata, fortemente voluta dal Club 41 e Agorà San Benedetto Riviera Adriatica, presieduti rispettivamente da Roberto Galanti ed Elva Cordivani, molto attiva nell’organizzazione, sicuramente di grande impatto emotivo, sono seguiti meritati riconoscimenti espressi dalle numerose Autorità presenti, tra cui il sindaco di San Benedetto del Tronto Antonio Spazzafumo, l’Assessore alla cultura Lina Lazzari, il Consigliere della Regione Marche Monica Acciarri che ha portato i saluti del presidente Acquaroli, Monia Vallesi dell’assessorato ‘eventi’ di Ascoli Piceno, il primo Prefetto dell’allora costituita Provincia di Fermo Emilia Zarrilli, l’ex Comandante CC Luigi Cameli e Luigi Crescenzi, Presidente dell’Associazione Carabinieri, il Capitano dei CC ed il Comandante di stazione dei CC, rispettivamente Francesco Tessitore e Pasqualino Palmiero.
Numerosa la presenza del Club Agorà sia delle associate del ‘San Benedetto Riviera Adriatica’ if. che di Ascoli e della sezione nazionale (Rosa Di Bella).
Per l’occasione, gli organizzatori hanno voluto ringraziare Pietro Liberati, Presidente del Circolo sociale “Mare Bunazz”, per l’accoglienza e la disponibilità e tutti coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione dell’evento (il dott. Roberto Di Felice vice presidente del club 41 San Benedetto del Tronto Riviera Adriatica i.,f., il Past President Diego Giacoboni oltre al Presidente del Club 41 Marcuzzo, Valerio Rosa).
Roberto Galanti, oltre che moderatore per gli interventi e anche nella veste di Console Onorario della Repubblica di Moldova, nel portare i saluti dell’Ambasciatore Anatoliue Urecheanu ha omaggiato il Comandante con un gagliardetto e ha illustrato l’importante ed apprezzata presenza del Corpo Speciale dei Carabinieri in Moldova.