Nella giornata di ieri, a Roma, a Palazzo Firenze, si è tenuto un incontro con la delegazione argentina guidata dal Capo del Governo della Città di Buenos Aires Jorge Macri, per discutere i temi legati alla promozione della lingua e della cultura italiana a Buenos Aires. Gli ospiti sono stati ricevuti dal Segretario generale della Società Dante Alighieri Alessandro Masi, dal Vicesegretario Andrea Vincenzoni e dal Consigliere centrale Salvatore Italia.
La Società Dante Alighieri ha con l’Argentina un rapporto molto solido; degli oltre 100 Comitati, sparsi in tutto il Paese, quello di Buenos Aires, fondato nel 1896 e con sede principale in Av. Tucumán, è tra i più antichi. Proprio nella Capitale argentina, presso l’Universidad Católica – UCA, la Dante ha scelto di celebrare il suo 82° Congresso Internazionale del 2019 dal titolo “Italia, Argentina, mondo. L’italiano ci unisce”, seguito nel 2023 dal Congresso di Rosario, in provincia di Santa Fe. I due incontri hanno dato rinnovato impulso alle azioni di promozione della lingua e della cultura italiane in Argentina, avviando i lavori per una rete delle Scuole della Dante nel mondo e implementando le iniziative di formazione dei docenti con il sostegno offerto ai “profesorado”, in presenza, a distanza e in formato ibrido, anche grazie alla piattaforma Dante.global e alle collaborazioni con le istituzioni accademiche e di formazione professionale. Ogni anno la Dante rilascia in Argentina diverse migliaia di certificati PLIDA in 38 centri d’esame. La Dante collabora attivamente anche con enti e istituzioni culturali, tra cui la Fondazione internazionale Jorge Luis Borges con la quale sta sottoscrivendo un accordo di convenzione e l’Universidad Católica Argentina – UCA per l’avvio di seminari permanenti di cultura italiana.
“Lavoriamo in Argentina per rafforzare il sistema di formazione e aggiornamento dei docenti di italiano per ragazzi e per adulti” ha dichiarato il Segretario generale Alessandro Masi, “rispondendo alla grande richiesta che ci arriva, in parte motivata, certo, da esigenze lavorative o pratiche ma molto spesso legata all’alto valore umanistico che la cultura italiana rappresenta nel mondo”.
“Chi vuole insegnare non deve mai perdere la passione per l’imparare” ha commentato il primo cittadino Macri a proposito dell’aggiornamento degli insegnanti, proseguendo: “La città di Buenos Aires vuole cogliere le opportunità del digitale per un’offerta culturale e formativa, anche per l’apprendimento e l’aggiornamento dell’italiano, agile e su misura di ciascuno”.
Il Capo del Governo della Città di Buenos Aires Jorge Macri ha infine ricevuto un diploma di benemerenza e una riproduzione della statua di Dante realizzata nel 1921 da Ettore Ximenes in occasione del seicentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta.