Venerdì scorso, presso le Officine Farneto di Roma, si è tenuto il convegno “Sostenibilità Demografica, Parità di Genere e Parità Retributiva”, promosso dall’Associazione culturale Wo-Men Beyond Genders, presieduta da Anna De Ioris, nell’ambito di Excellence – Food Innovation. L’iniziativa ha riunito istituzioni, imprese e società civile per discutere strategie concrete a favore dell’equità di genere e della sostenibilità sociale, temi centrali per il futuro del Paese.
Il convegno si è aperto con i saluti proprio di Anna De Ioris, che ha presentato l’associazione e gli obiettivi dell’iniziativa, seguiti dalla proiezione di un video realizzato da Vincenzo Marzetti, fondatore di Zed Visual, prodotto in full AI e donato in omaggio alla missione culturale di Wo-Men Beyond Genders.
Successivamente, la moderatrice Valeria Santoro ha guidato i lavori, introducendo gli interventi dei relatori. La Senatrice Cinzia Pellegrino, Capogruppo FdI Commissione Straordinaria Diritti Umani, nel suo intervento, ha sottolineato come “la sostenibilità demografica sia oggi una sfida che riguarda il futuro del Paese” e richieda “politiche capaci di valorizzare la famiglia, la genitorialità e il lavoro femminile. Parità di genere e parità retributiva non sono solo principi di giustizia – ha spiegato – ma condizioni necessarie per una società più equa, dinamica e sostenibile. Investire nelle donne significa investire nel futuro dell’Italia”.
“Stiamo lavorando per rendere l’INPS sempre più vicino alle persone – ha poi sottolineato il Presidente dell’Istituto Gabriele Fava – con strumenti digitali come l’App e il Portale giovani e servizi personalizzati per la maternità, la famiglia e la conciliazione tra vita privata e professionale. Presto sarà disponibile un portale per le famiglie con servizi specifici per le donne. Allo stesso tempo – ha aggiunto – stiamo investendo sulle giovani donne, sul loro talento, sulla loro autonomia economica e sulla possibilità concreta di costruire un futuro in cui essere madri, professioniste e donne realizzate non sia una scelta di rinuncia, ma di equilibrio tra affetto e carriera. Serve una visione di sistema Paese che tenga insieme tre parole chiave: dignità, uguaglianza e futuro. Perché la parità non è un tema “sociale”: è una leva di sviluppo, è una questione di competitività nazionale. Un Paese in cui le donne lavorano, guadagnano il giusto e possono scegliere liberamente di diventare madri è un Paese che cresce. L’INPS – ha concluso Fava – c’è, e ci sarà, in questa partita, come motore di inclusione e di coesione, come presidio pubblico che costruisce fiducia e futuro”.

Successivamente è intervenuta Linda Laura Sabbadini, Chair W20: “Le donne – ha spiegato – hanno dato molto a questo paese e hanno ricevuto poco: hanno investito in formazione, in cultura, vogliono realizzarsi su tutti i piani, ma il loro percorso di vita è sempre più a ostacoli. Solo a loro si richiede di rinunciare a qualcosa. Serve una politica che le affianchi, sviluppando servizi sociali e politiche di condivisione delle responsabilità genitoriali, che le sostenga rendendole autonome economicamente, sviluppando l’occupazione femminile, solo così l’Italia potrà crescere e alleviare la crisi demografica”.
Marilena Citelli Francese, Presidente Women Economic Forum Italia e BrainCircle Italia, ha poi aggiunto: “Il tema della parità non è solo una questione di giustizia sociale, ma una leva di crescita per l’intero Paese. Solo costruendo reti solide tra donne, istituzioni e imprese potremo realizzare un futuro davvero sostenibile”, mentre Simonetta Giordani, Segretario Generale Associazione Civita ha spiegato che “La sostenibilità sociale è la sfida cruciale del nostro tempo. La sostenibilità demografica, la parità di genere e la parità retributiva sono parte di un’unica missione: costruire una società a prova di futuro. In questo percorso, la cultura è un motore potente di cambiamento. Come Associazione Civita – ha spiegato – da anni promuoviamo il valore della cultura come primo e più efficace strumento per colmare i divari: facciamo dialogare impresa e istituzioni per sviluppare best practice e rendere concreta la parità. Diffondiamo la consapevolezza economica come leva di autonomia e sosteniamo l’inclusione femminile nelle materie STEM, fondamentali per la competitività e l’innovazione. Solo investendo in conoscenza, equità e cultura possiamo generare un cambiamento reale e diffuso”.
“Sicuramente – ha commentato Federica De Pasquale, Vice Presidente Nazionale Confassociazioni e Delegata Pari Opportunità – abbiamo fatto passi avanti sul sostegno alle donne lavoratrici e anche in termini di norme a favore della parità retributiva. Ma i risultati non sono ancora tangibili. Inoltre, in termini di diritti, occorre stare molto attenti a non creare un altro tipo di discriminazione, quello tra lavoratrici dipendenti e autonome. Come Confassociazioni segnaliamo che quest’ultime sono completamente abbandonate, un esempio per tutti è non poter accedere neppure al congedo indennizzato in caso di violenza denunciata e comprovata”.
Infine Cristina Brizzolari, Imprenditrice Agricola e Presidente Coldiretti Piemonte, ha spiegato di essere felice di poter portare la sua esperienza nel mondo agricolo, settore in cui le donne stanno diventando sempre più protagoniste di un modello d’impresa innovativo, sostenibile e profondamente legato ai valori del Made in Italy.
Il convegno ha rappresentato un’occasione unica di confronto e dialogo tra istituzioni, mondo del lavoro, imprese e società civile, rafforzando l’impegno comune per la parità di genere, l’equità e lo sviluppo sostenibile del Paese.

