“Essere il Presidente del Comites è un privilegio che non mi aspettavo di avere, ma soprattutto un grande onore. Certamente non è un’esperienza semplice, anzi, tuttavia svolgo il mio ruolo con molta passione, affiancata da consiglieri davvero in gamba”: Emiliana Capurro esprime così la sua soddisfazione legata alla carica che le permette di rappresentare i nostri connazionali in Irlanda. Sempre solare e sorridente, dopo la laurea in medicina veterinaria, si è trasferita a Dublino per un Ph.D in ispezione degli alimenti di origine animale.
Dopo qualche anno di lavoro nel settore della ricerca, si è specializzata in cardiologia dei piccoli animali. Attualmente lavora a nord di Dublino, occupandosi principalmente di chirurgia. Napoletana di nascita, sposata con un Irlandese, è mamma di due bambini bilingue ai quali dedica tutto il suo tempo libero. La conversazione scorre via piacevolissima.
Presidente, suo avviso, come si è integrata ai giorni nostri la comunità italiana in Irlanda?
“La comunità italiana in Irlanda è fortemente integrata. L’immigrazione è sicuramente cambiata nell’ultimo ventennio, durante il quale abbiamo assistito ad una forma di immigrazione diversa. Gli italiani che arrivano sono la maggior parte delle volte super qualificati e con un livello di inglese che permette loro di integrarsi moto più facilmente rispetto agli anni passati”.
Come definirebbe oggi i rapporti fra Comites e rete diplomatica italiana, in particolare con la nostra Ambasciata a Dublino?
“Il Comites ha rapporti splendidi con l’Ambasciata italiana. L’Ambasciatore Ruggero Corrias è un uomo incredibile, pieno di energie e con una gran voglia di lavorare con la comunità italiana. Gli addetti consolari, le segretarie ma anche le altre Istituzioni come ad esempio l’Istituto italiano di cultura sono assolutamente in perfetta sintonia con noi e questo rende il nostro lavoro più semplice. Penso sia un momento molto favorevole per gli italiani in Irlanda perché le Istituzioni sono allineate su tutti i fronti!”.
Nei giorni scorsi, al Senato, si è insediato il Gruppo Parlamentare di Amicizia Italia-Irlanda, presieduto dal Senatore De Priamo, con l’obiettivo dichiarato di rafforzare le relazioni fra i due Paesi. Cosa si sentirebbe di consigliare al Gruppo neo costituito? Da italiani all’estero percepite la politica italiana vicina o distante rispetto alle vostre esigenze? “La sezione bilaterale di amicizia Italia-Irlanda si è insediata in un momento storico importantissimo. L’ambasciatore Ruggero Corrias lavora benissimo e sono certa che aiuterà a rafforzare l’unione tra le due culture. In più, le nuove generazioni di italiani hanno sete di cultura e apprezzeranno tutte le iniziative che verranno proposte a vantaggio di questo legame. Devo dire che oggi la politica italiana è sentita solo in parte: chi è iscritto all’Aire avverte il dovere civico di partecipare alle elezioni e di esprimere il proprio voto politico ma, di fatto, per coloro che vivono qui da anni ormai ha più peso la politica locale”.
Avete punti di contatto anche con altri Comites nel mondo? “Assolutamente sì! Abbiamo una chat su Whatsapp che ci permette di scambiare idee su progetti e iniziative e, ogni tanto, riusciamo anche ad incontrarci su Zoom. L’idea è quella di creare gruppi di lavoro tra Comites, soprattutto in Paesi che sono confinanti tra di loro. Al momento, ad esempio, noi stiamo lavorando su un progetto che coinvolgerebbe il Comites del Regno Unito e dell’Irlanda del nord”.
In generale, stilando un bilancio, come valuta la sua esperienza da Presidente del Comites? “E’ un ruolo molto faticoso. Scrivere progetti non è una cosa semplice e spesso ci siamo trovati a combattere contro la burocrazia italiana! Presentare bilanci, realizzare idee… vede, queste sono tutte cose che richiedono tempo ed è davvero difficile contemporaneamente essere madre, lavorare full time e trovare il tempo per dedicarsi a tutto”.
Se le chiedessi di selezionare il suo ricordo più bello?
“E’ senz’altro legato a quando sono arrivati i primi fondi per il nostro Progetto Scuola”.
E quello più brutto? “Quando non ci hanno approvato il progetto di archeologia per ragazzi. Era un progetto interattivo bellissimo, in collaborazione con un’associazione culturale sarda che avrebbe portato un nuraghe tridimensionale da visitare. Un vero peccato averlo perso”.
Quali sono le prossime attività in programma?
“Intanto continuiamo con il Progetto Scuola che sta avendo un grandissimo successo. Lo abbiamo lanciato lo scorso 8 marzo in 700 scuole irlandesi e in alcune scuole italiane su “le donne straordinarie”. Si tratta di un progetto meraviglioso che si concluderà il 25 novembre, giorno in cui prevediamo una tavola rotonda di “donne straordinarie” italiane e irlandesi a confronto. In quella occasione saranno premiate le scuole vincitrici. Poi abbiamo tanti altri progetti in preparazione, il vero problema, però, sono i fondi ministeriali che sembrano siano stati davvero ridotti al minimo”.
Conosco Emiliana come persona – lavoriamo insieme, come volontari, per una onlus irlandese, anche se per gran parte supportata dal lavoro di volontari italiani, e come Presidente del Comites – di cui faccio parte come Consigliere.
Emiliana e’ il Presidente giusto al momento giusto per il Comites: energica, motivata, spirito di iniziativa e tanta voglia di fare.