I finanzieri del Comando provinciale di Roma stanno eseguendo un’ordinanza di misura cautelare personale nei confronti di 5 persone (due in carcere e tre ai domiciliari) per le ipotesi di reato di corruzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Roma, costituisce l’epilogo delle indagini coordinate dalla Procura capitolina ed eseguite dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria, nel cui ambito sono stati raccolti “gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, i quali avrebbero allestito, con la regia di un imprenditore extracomunitario residente a Roma, un imponente traffico illegale di ingressi in Italia, sfruttando le opportunità fornite dal cosiddetto ‘decreto flussi'”.
I due funzionari coinvolti sarebbero dipendenti del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, impiegati presso l’ufficio ”visti” dell’Ambasciata italiana a Dacca, in Bangladesh.