Cibo e religione sono legati da un connubio antichissimo. Si vede nel rito della messa, ma anche nell’islam, con l’iftar, il pasto conviviale che spezza il digiuno nel mese di Ramadan. Per riflettere sul tema si sono tenuti due incontri a cui ha partecipato il Console Onorario del Regno del Marocco in Calabria. Avv. Domenico Naccari. il primo nel Comune di Cittanova, in provincia di Reggio Calabria, organizzato dal Presidente del Centro Culturale Islamico Mohamed El Ghouazi a cui hanno partecipato il Sindaco di Cittanova Francesco Cosentino, Don Letterio Festa della Diocesi di Oppido-Palmi,il dott. Ahmed Berraou, Presidente del Forum Marocco Calabria, il dott. Antonio Stranges, Segretario Regionale della Commissione per il dialogo religioso della conferenza episcopale calabrese, Don Salvatore Giovinazzo Parroco di Cittanova, Romolo Piscioneri, Segretario Cisl Città Metropolitana di Reggio Calabria e Rochi Pugliese, Rappresentante della comunità ebraica.
Il secondo appuntamento si è tenuto invece a Cosenza ed è stato pensato come uno scambio di auguri Pasqua- Ramadan organizzato dal dott. Beraou Ahmed, a cui hanno partecipato Mons. Giovanni Checchinato, Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano, l’ Avv. Franz Caruso Sindaco di Cosenza e Ibrahima Diop Presidente Intercultura del Comune di Cosenza.
“Gli incontri tra Istituzioni, esponenti di Comunità religiose e cittadini, fondati sulla comprensione reciproca, sono momenti di straordinaria opportunità di scambio, cooperazione e stimolo alla crescita personale di ciascuno” ha dichiarato lil Console Naccari nel corso dei due incontri.
Il digiuno, nel Ramadan è il quarto pilastro dell’Islam e consiste nell’ astensione da cibo e altre attività, dall’alba al tramonto. In tale mese, inoltre, si intensifica l’attività di preghiera, si compie l’intera lettura del Corano, si praticano ritiri spirituali e carità. Il Ramadan sembra quindi, per certi versi, assimilabile alla ricorrenza ebraica di Yom Kippur o al periodo cristiano della Quaresima. Tutti questi riti includono il cibo (la condivisione e la privazione di esso) e, come emerso dagli incontri sul tema, fanno capire che le religioni possono dialogare.