L’ambasciatore dello Stato d’Israele, Dror Eydar, domenica scorsa è stato in visita nel comune di Santa Luce. Accompagnato dall’avvocato Celeste Vichi, in qualità di presidente dell’Unione Associazioni Italia-Israele, e dal vice-Sindaco Patrizio Loprete, il diplomatico si è recato in alcuni dei luoghi più significativi del territorio.
Il viaggio è iniziato dalla diga Solvay sul lago di Santa Luce, dove Dror Eydar si è intrattenuto con il direttore dello stabilimento di Rosignano Nicolas Dugenetay, con l’avvocato Raffaele Calabrese De Feo (responsabile public affair Italia) e con l’ingegner Lorenzo Bagnoni, responsabile della logistica. Eydar ha prospettato la possibilità di un contatto tra Solvay e un’azienda israeliana specializzata nella produzione di impianti che captano l’umidità e la trasformano in acqua potabile.
Sempre accompagnato da Patrizio Loprete e Celeste Vichi, l’ambasciatore israeliano si è poi spostato in una cantina vinicola, mostrando un forte interesse per il panorama e i vigneti, ma soprattutto per la barriccaia dell’azienda. La sua curiosità si è appuntata sui tini di coccio pesto, che conferiscono al vino un sapore particolare e inconfondibile.
Quindi è stata la volta dell’Istituto Lama Tzong Khapa, dove Dror Eydar ha visitato la sala del gompa intrattenendosi a lungo con il venerabile Massimo Stordi. Infine ha preso parte alla presentazione del libro dal titolo “Cuscus” di Daniela Tedeschi, intervenendo durante il dibattito per sottolineare il legame tra cibo, ricordi e origini: “Il cuscus – ha detto – ha per me lo stesso valore delle Madeleine per Marcel Proust. Basta un profumo, un sapore perché il passato riaffiori spezzando la dicotomia con il presente e il tempo diventi uno solo”.
In tanti hanno preso parte alla presentazione del libro di Daniela Tedeschi al Circolo ricreativo di Pomaia: non un semplice libro di ricette ma un autentico viaggio nelle tradizioni kosher. Gli stessi, tanti, hanno poi aderito alla cena organizzata nei locali del circolo, durante la quale il Sindaco Giamila Carli ha portato i saluti della comunità: “Questo è un giorno importante per noi. È la prima volta che un ambasciatore visita il nostro territorio”.
Il brindisi, propiziato dal diplomatico, ha chiuso la serata gastronomica, prologo del concerto del gruppo Jewish Jazz Project, capitanato dall’eclettico chitarrista Giovanni Cifariello. Il gruppo ha proposto un originale connubio tra musiche jazz e klezmer, revisionando anche brani celebri come Miserlou, Tate Freilach, Sirba, noti per essere stati le colonne sonore di film di successo, concludendo una giornata importante.