Avvocato patrocinante in Cassazione, da oltre vent’anni consulente giuridico del Consolato Generale del Regno del Marocco a Roma, città nella quale è stato Consigliere dell’Assemblea Capitolina, Domenico Naccari da poco più di due mesi è Console onorario del Paese africano in Calabria. Professionista affermato, da sempre attento alle questioni sociali, nella sua attività politica si è sempre distinto, come moderato, per la sua mitezza e capacità di dialogo.
Console, anzitutto complimenti per l’inaugurazione del nuovo Consolato del Regno del Marocco in Calabria. Come si lega la sua storia personale al Paese che ora rappresenta? “Il rapporto è nato, quasi per caso, quando sono diventato il consulente legale del Consolato Generale del Marocco a Roma, circa 28 anni fa. Mi sono occupato per anni degli omicidi colposi a seguito di incidenti stradali e degli infortuni sul lavoro di competenza del predetto Consolato che all’epoca ricomprendeva anche la Regione Calabria. Ho difeso numerosi cittadini marocchini coinvolti in casi di cronaca giudiziaria. Il legame è stato sempre solido con tutti i Consoli e gli Ambasciatori che si sono succeduti. Da tali frequentazioni è sempre nata un’amicizia ed un rapporto personale che mi ha fatto crescere culturalmente e professionalmente”.
Cosa si aspetta da questa esperienza? “L’aver ricevuto l’incarico di Console Onorario rappresenta per me il coronamento di un percorso professionale che mi vede legato ad un Paese a cui sono profondamente unito e che mi ha donato molto, in termini di valori, di rapporti personali e di esperienze. Sono convinto che la nuova attività arricchirà ulteriormente quel bagaglio di rapporti e di iniziative che sono connaturati alla carica che ricopro”.
Diversi gli incontri istituzionali tenuti in questi giorni. Prime impressioni? “Grande entusiasmo ed accoglienza da parte delle istituzioni e dei cittadini marocchini.
La prima persona che ho ritenuto opportuno incontrare è stato il Sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio, ove ha sede il Consolato Onorario, dimostratosi orgoglioso di vedere il ritorno nella sua città di una presenza diplomatica dopo oltre cento anni. Le varie autorità giudiziarie, hanno evidenziato che i cittadini marocchini si sono contraddistinti nel corso degli anni per laboriosità e concreto inserimento nel tessuto sociale calabrese. Il Viceministro Cirielli ha ricordato l’impegno del governo per il continente africano di cui il Marocco è parte integrante”.
Come definirebbe le relazioni tra la Calabria e Marocco? “Buone ma da incrementare. I cittadini marocchini, seppur integrati perfettamente nel contesto calabrese, rimangono legati in maniera indissolubile alla nazione da cui provengono. La loro volontà è quella di poter semplificare i loro viaggi con il Marocco ed intensificare i rapporti con la nazione di provenienza”.
Lavorerà per istituire qualche nuovo gemellaggio? “Assolutamente si. Dopo essere riuscito a realizzare il gemellaggio tra la città di Dakhla in Marocco e quella di Vibo Valentia in Calabria che ha visto protagonisti i suoi sindaci e le rispettive amministrazioni, ritengo importante continuare a creare sinergie tra diverse città calabresi e marocchine, ed anche tra i due grandi porti del Mediterraneo: Gioia Tauro in Calabria e Tangeri in Marocco”.
C’è qualche aneddoto che la lega all’Ambasciata o all’Ambasciatore Youssef Balla che le va di raccontarmi? “Ce ne sarebbero tanti, posso solo dire che il rapporto con S.E. l’Ambasciatore Balla, come con i suoi predecessori, mi ha permesso di comprendere tutte le sfumature che contraddistinguono la diplomazia. Un aneddoto che posso raccontare riguarda una cena foriera del rapporto che in seguito si sarebbe creato con la Regione Calabria. Sono stato invitato nella residenza privata insieme al Sindaco di Vibo Valentia e parte dei suoi stretti collaboratori. Sua Eccellenza e la Signora ci hanno offerto una cena raffinata, e nonostante l’atmosfera elegante ci siamo sentiti in un ambiente “familiare” dove, seppur toccando temi molto importanti e delicati, non sono mancate occasioni di ilarità e informalità”.
Ottimo lavoro che diminuirà la distanza tra i due paese e farà nascere un’osmosi tra le due Culture avendo come Focus: L’integrazione, il Rispetto reciproco, e la Pace . Un Grandissimo percorso molto Laborioso e nello stesso momento molto affascinante. Il Marocco è Sempre Stato un paese di Accoglienza e anche l’Italia lo è quindi un filo Comune c’è e su questa Piattaforma bisogna Lavorare Sodo. Complimenti e Buon Lavoro.