A partire dal Dicembre 2021, ogni anno, riafferma il suo impegno ad aderire agli ideali per i quali è stato costituito: promuovere i valori di dialogo interculturale e multiculturale, di tolleranza e di apertura al mondo, senza i quali un multilateralismo, necessario per costruire ponti ideali tra i popoli, non potrebbe esistere né funzionare.
Il Centro Studi Federico II ha sede a Palermo, vanta rappresentanze a Roma, New York e Bordeaux, ed è presieduto da Giuseppe Di Franco, manager ed esperto in marketing culturale.
Presidente, a proposito del Centro Studi Federico II, sul sito ufficiale si legge: “Il multilateralismo non è solo appannaggio dei diplomatici e dei Governi. Anche tutti i soggetti privati responsabili come il nostro possono contribuire alla creazione e al mantenimento di un dialogo multilaterale proficuo, nell’ottica di una pacifica cooperazione tra le diverse culture”. “Esattamente, ci siamo fin dall’inizio prefissati queste finalità con l’obiettivo di operare a 360 gradi nel mondo del sociale e della cultura a livello internazionale, guardando oltre i limiti di ogni apparenza superficiale, senza pregiudizi e stereotipi e con il massimo rispetto della dignità dell’uomo”.
Quale il suo ricordo più bello legato alle attività del Centro? “La missione a New York su invito delle Nazioni Unite, dove ho presentato dal 28 al 31 Marzo 2023 il progetto “For Culture Worldwide”, incontrando personalità statunitensi e italo americane del mondo della cultura e dell’università, in particolare l’Ambasciatore Maurizio Massari, Rappresentante permanente d’Italia all’ONU, il quale ha ricevuto me e la delegazione italo statunitense composta da alcune personalità del comitato scientifico del centro studi Federico II. Ricordo anche con immenso piacere il convegno internazionale da noi realizzato a Roma in Vaticano l’11 Maggio 2023, presso il Palazzo della Rovere, con la partecipazione, in qualità di relatori, di personalità rappresentanti le tre religioni monoteiste, fra le quali S.E. il Cardinale Fernando Filoni, il Cardinale Gianfranco Ravasi, la rabbina di Gerusalemme Tamar Elad-Appelbaum, il vescovo di Nazaret, Mons. Rafic Nahra e l’Imam della Moschea di Roma, Nader Akkad”.
Diverse le Missioni organizzate, prevalentemente negli Stati Uniti. “Insieme al comitato tecnico scientifico del centro studi abbiamo fatto un eccezionale lavoro per attuare una rete di collaborazioni con istituzioni pubbliche e private volte a realizzare insieme progetti socio culturali ad ampio respiro. Tra l’altro dopo la nostra missione del mese di marzo a New York siamo diventati partner delle Nazioni Unite”.
Il Centro ha istituito anche un suo Premio e conferisce il suo Sigillo a personalità autorevoli di fama internazionale. L’ultimo a ricevere il prestigioso riconoscimento è stato l’Ambasciatore Gaetano Cortese. “Nel contesto delle nostre attività rimane sempre come punto di riferimento, il voler divulgare la figura storica del grande imperatore Federico II di Svevia, che fu un grande statista, uno studioso di letteratura, poesia, filosofia, delle belle arti, un innovatore nel campo del diritto, nonché un abile ed eccellente diplomatico di livello internazionale, sempre aperto al dialogo multiculturale, di tolleranza e di apertura, ideali e valori questi che risultano oggi più che mai attuali. Così abbiamo pensato di ideare un premio a lui dedicato e un sigillo che durante gli anni abbiamo consegnato a personalità di altissimo livello diplomatico e cultuale, e a personalità che si sono particolarmente distinte nelle loro professioni”.
Prossime attività in programma? “Insieme al nuovo Presidente del comitato scientifico, Dott. Goffredo Palmerini, sto predisponendo un calendario di incontri istituzionali, iniziative e progetti da realizzare in Italia (Roma e Palermo) nonché all’estero USA, Canada e Francia”.