Diversi dipendenti dell’Ambasciata russa nella Repubblica di Moldavia hanno lasciato il Paese in mattinata, su un aereo charter, dopo essere stati espulsi a causa di quelle che il Paese ospitante ha definito come “azioni ostili” da parte del corpo diplomatico di Mosca. A bordo del volo partito dalla Moldavia sono salite circa cento persone, compreso anche personale tecnico dell’ambasciata e familiari dei dipendenti. Nel frattempo, di fronte alla sede diplomatica russa si sono riunite alcune persone per manifestare sostegno nei loro confronti.
L’annuncio da parte della Moldavia era arrivato alla fine dello scorso mese di luglio. Nel mirino erano finiti 45 diplomatici, accusati di aver installato apparecchiature di sorveglianza sul tetto dell’Ambasciata e su un altro edificio nelle vicinanze.
Sdegnata la reazione di Mosca. Il ministero degli Esteri russo ha affermato che non tarderà ad arrivare una risposta da parte del Cremlino. L’ambasciatore a Chisinau, Oleg Vasnetsov, dopo essere stato convocato dal governo moldavo, ha dichiarato che la decisione era prevedibile e che non sono state presentate prove a sostegno delle accuse.