Giornata di inaugurazione ufficiale ieri alla Biennale di Architettura di Venezia, alla presenza dell’Ambasciatore ucraino Yaroslav Melnyk, per il Progetto culturale “DNA Ucraino”, che si pone come un viaggio materiale, spaziale e temporale attraverso i momenti della storia ucraina e il tempo presente.
Le opere esposte rappresentano iconografie della storia dell’Ucraina, e fino al 20 giugno fungeranno da scenografia per lo spazio che ospiterà incontri tra artisti, curatori, storici e architetti ucraini, sia con la comunità italiana che internazionale.
La mostra è stata allestita grazie alla cura di Design4Ukraine, con la collaborazione tra le artiste Darya Alyoshkina, Diana Bilchenko e Ornella Ostapenko. Il “collettivo” degli artisti che ha collaborato a questo progetto ha creato la scenografia con opere d’arte dal titolo “Merletto dei Secoli”: una serie di 12 grandi pannelli di carta di Vytynànka, una serie di opere realizzate con la tessitura delle radici del grano denominate “Rizoma”, e una serie di icone grafiche basate sulla ricerca della storia dell’architettura dell’Ucraina per periodi.
Un altro importante contributo è stato dato da Olha Neshta, architetto e storico dell’architettura, studiosa dell’identità ucraina e dell’impatto dell’incontro di culture sull’evoluzione dell’architettura delle chiese, così come sulla storia dell’arte in generale. Il compito del progetto è mostrare una sintesi che includa architettura, artigianato tradizionale, storia, musica, arte e realtà attuale.
La mostra “UKRAINIAN DNA” è stata integrata con il progetto “H U M A N L E S S”, anatomia di un tavolo di NÙEVÙ studio (a cura di: Nadiya Yamnych, Walter Espedito Trento, Massimo Romanazzi) e culminerà con “HERE and NOW” / “ТУТ” / con le voci degli architetti ucraini – un video creato su iniziativa dell’Unione nazionale degli architetti dell’Ucraina, a cura di Anna Kyrii.
Sarà possibile visitare la mostra fino al 20 giugno, a Venezia, all’Isola della Giudecca (Sala del Camino C.S Cosmo, 620)
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