“La credibilità dell’Italia sullo scenario internazionale è uno degli obiettivi di fondo del Governo Meloni”: ne è convinto il Senatore Andrea De Priamo, grande amico nonchè Collega di partito in Fratelli d’Italia della neoeletta Premier. Appena approdato sugli scranni di Palazzo Madama, dopo una lunga militanza nella destra romana, De Priamo si è distinto finora per le sue principali qualità: grande capacità di analisi, impeccabile proprietà di linguaggio, pacatezza ed eleganza nei modi. “In generale ho sempre avuto una forte propensione al confronto – ci spiega lui stesso – e l’ho avuta anche al di fuori del mio contesto di appartenenza. Valori ed idee saldi – precisa – ma sempre con la capacità di costruire ponti e di dialogare”.
Senatore, a proposito di politica estera. Poco più di un mese fa, prima ancora di diventare Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni diceva: ‘Europa e atlantismo sono valori non negoziabili per il governo’.
“Sì, la credibilità dell’Italia sullo scenario internazionale è uno degli obiettivi di fondo del Governo Meloni e dipende certamente in buona misura dalla stabilità dei valori e del proprio posizionamento internazionale. In questo senso la nostra collocazione è senza dubbio nel quadro europeo ed atlantico, ferma restando la capacità di dialogo e di mediazione, che non contrasta in alcun modo con l’appartenenza culturale e sociale ai valori europei ed occidentali”.
Come giudica l’esordio internazionale della Premier al G20 di Bali?
“A detta non mia, ma della maggior parte degli osservatori internazionali, la Presidente Meloni ha avuto una grande centralità a Bali con importanti bilaterali, oltre all’aspetto storico di essere la prima donna a rappresentare l’Iltaia come Premier in un consesso di enorme importanza come il G20”.
Intanto è stata approvata dal Cdm la Manovra economica da 35 miliardi per il 2023. “Una legge di bilancio coraggiosa e concreta, che bada al sodo e offre una visione sulle priorità economiche” ha scritto sui social la presidente del Consiglio.
“Il Governo ha messo in campo una manovra importante che, pur nell’attenzione a non compromettere i conti, anche in vista degli obiettivi del PNRR, è riuscita a concentrarsi sulla messa in sicurezza del sistema industriale italiano e sul sostegno alle famiglie con interventi più che significativi. Abbiamo aperto un varco su un modello che verrà rafforzato negli anni a seguire e che poggia fortemente sul programma di governo che avevamo annunciato”.
Ripensando alla strada percorsa insieme, c’è un aneddoto curioso che la lega a Giorgia Meloni?
“Sì, lo ha raccontato proprio Giorgia nel suo libro, io sono colui che l’ha accolta tanti anni fa come segretario giovanile alla sezione della Garbatella, aprendole la porta. Lei rimase colpita dal mio abbigliamento: chiodo, capelli lunghi e spilletta punk! ma come ho detto mi è sempre piaciuto andare oltre gli schemi precostituiti. Ora quella ragazza governa l’Italia e ciò mi rende particolarmente fiero di essere suo amico e di essere politicamente al suo fianco da tanto tempo”.