L’Ambasciatore di Algeria in Italia, S.E. Abdelkrim Touahria, ha conferito un riconoscimento speciale al massese Riccardo Nicolai, con la seguente motivazione: “Per il suo contributo eccezionale al rafforzamento e alla costruzione di ponti di comunicazione e cooperazione tra i Popoli algerino e italiano e i paesi amici’.
Lo scrittore toscano, autore di “Alì Piccinin, un mortegiano pascià di Algeri”, è persona amatissima nel Paese nordafricano, che gli riconosce il merito di aver riportato alla luce, con i suoi studi, una storia di straordinaria importanza per l’Algeria. Incredibile anche la stima riconosciutagli dalle Istituzioni e dai diplomatici del Paese, che non perdono occasione di invitarlo a eventi ufficiali, non ultimo il pranzo che si è tenuto al Quirinale qualche mese fa con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Presidente dell’Algeria, Abdelmadjid Tebboune.
Raggiunto telefonicamente, Nicolai commenta: “Come recitava Alì Piccinin, il Mediterraneo è di tutti coloro che si pongono al suo ascolto. Questo riconoscimento che ho ricevuto dall’Ambasciatore di Algeria in Italia, S.E Abdelkrim Touahria, simboleggia ciò che auspicavo: e cioè che la cultura e l’arte fossero messe nella condizione di sprigionare la propria forza e di agire da ‘liaison’ tra le due sponde del Mare Nostrum. È questo che la storia ci ha insegnato, ed è a noi che spetta di ergerci a testimoni e messaggeri sensibili”.
Di Alì Piccinin si parla interrottamente da otto anni, ormai. “In Algeria – aggiunge Nicolai – nel 2018 un istituto di ricerche ha stabilito che la parola più pronunciata è stata Alì Bitchin. A questa figura mitologica ho dedicato la stesura di tre libri (tutti e tre tradotti in francese e pubblicati in Algeria); sono state messi in scena cinque spettacoli teatrali, sia a Massa che ad Algeri; è stata realizzata una statua in marmo di Carrara da parte del liceo artistico di Massa, ed è stata donata alla città di Algeri. Il mio – conclude lo scrittore toscano – è stato ed è un viaggio entusiasmante, iniziato la notte dell’undici ottobre all’aeroporto di Algeri. Durante quel sogno a occhi aperti avevo ‘visto’ tutto ciò che sarebbe accaduto. Questo riconoscimento ne è la conferma. Nel 2018 l’allora ambasciatore dì Algeria in Italia, Senouci Bereksi, venne a Massa per inaugurare una targa in marmo in onore di Alì Piccinin. Vi è scritto in caratteri arabi: Alì Piccinin è ancora in vita. Oggi il mio compaesano è tornato in vita. Il miracolo è da ascrivere alla passione, alla visione, alla sensibilità”.