Ryanair, la compagnia aerea numero uno in Italia, ha annunciato martedì scorso che ridurrà di un aeromobile la sua flotta basata a Roma (da 17 a 16 aeromobili) per l’inverno 2025 e non registrerà alcuna crescita del traffico a Roma durante questo inverno. Questo è dovuto al limite artificiale dei voli a Ciampino (appena 65 voli al giorno), all’aumento delle tariffe aeroportuali di AdR ben superiore all’inflazione (Ciampino +44% e Fiumicino +15% entro il 2028) e alla decisione dannosa del Governo di aumentare l’addizionale municipale negli aeroporti di Roma a partire da aprile 2025, che è già molto più alta rispetto ad altri aeroporti italiani.
“Ryanair – si legge in una nota – continua a investire e far crescere il traffico e il turismo in altre parti d’Italia, offrendo tariffe più basse di qualsiasi altra compagnia aerea, ma il Governo continua a danneggiare la crescita del traffico, del turismo e dell’occupazione a Roma con la sua costosa addizionale municipale, in un momento in cui altri Paesi europei come Svezia, Ungheria, Albania e alcune regioni italiane hanno abolito le tasse sull’aviazione e ridotto le tariffe aeroportuali per favorire la crescita del traffico e del turismo”.
Per far crescere il traffico e il turismo a Roma, Ryanair invita dunque il Governo italiano ad abolire immediatamente il limite artificiale di 65 voli giornalieri a Ciampino (appena 4 voli all’ora) e a eliminare l’addizionale municipale in tutti gli aeroporti italiani – seguendo l’esempio di Abruzzo, Calabria, Friuli-Venezia Giulia e Trapani, che hanno abolito queste tasse nel 2025 per favorire la crescita – e sollecita AdR a ridurre le sue tariffe eccessive negli aeroporti di Roma per rendere nuovamente competitiva l’Italia e stimolare l’aumento del traffico. Se queste tasse verranno abolite e le tariffe elevate di AdR ridotte, Ryanair risponderà con un investimento di 4 miliardi di dollari in Italia, aggiungendo 40 nuovi aeromobili, oltre 20 milioni di nuovi passeggeri all’anno, 250 nuove rotte e 1.500 posti di lavoro aggiuntivi nelle regioni italiane, incrementando il turismo, l’occupazione e la crescita economica a livello nazionale.
“Mentre Ryanair continua a crescere in altre parti d’Italia offrendo le tariffe più basse d’Europa – – ha spiegato il CEO di Ryanair, Michael O’Leary – queste tasse dannose e la politica sulle tariffe rendono Roma poco competitiva rispetto a mercati concorrenti in Europa come Svezia, Ungheria, Albania e molte regioni italiane, che hanno abolito le tasse sull’aviazione e ridotto le tariffe aeroportuali per favorire la crescita del traffico”.