“Accolgo con grande speranza i progressi emersi dal vertice di Washington, che aprono uno spiraglio concreto verso un percorso di pace tra Russia e Ucraina. Il senso di unità dimostrato e la volontà di definire garanzie di sicurezza sono quel passo importante che la comunità internazionale attendeva”. Lo dichiara, in una nota il consigliere regionale Diego Bernardis (Fedriga Presidente), che ricorda la mozione n. 157, ‘Sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia alla candidatura della basilica di Aquileia quale sede neutrale dei colloqui di pace tra Mosca e Kiev’, già depositata in Consiglio regionale.
“In questo quadro in evoluzione – prosegue Bernardis – apprendo con interesse le dichiarazioni del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che indicano Ginevra come una sede adeguata per i negoziati. Qualsiasi passo che avvicini al silenzio delle armi è un passo nella giusta direzione. Tuttavia, proprio in questo spirito costruttivo, credo sia fondamentale che l’Italia non smetta di valorizzare un’opzione dal potenziale simbolico forse ineguagliabile: quella di Aquileia”.
“La mozione che ho depositato in Consiglio regionale, raccogliendo la lungimirante proposta del presidente dell’Associazione Mitteleuropa, Paolo Petiziol, non nasce solo da una valutazione logistica, ma dalla profonda consapevolezza del messaggio che questo luogo porta con sé. La Basilica patriarcale, sito Unesco, non è semplicemente un luogo neutrale, è un croceviamillenario di popoli, culture e spiritualità che ha irradiato dialogo tra Oriente e Occidente per secoli. Un valore aggiunto che nessuna altra sede può offrire con la stessa intensità storica e spirituale”.
“Il Friuli Venezia Giulia – sottolinea l’esponente di maggioranza – è una terra che ha trasformato le ferite dei conflitti in cooperazione, come dimostra l’esperienza di Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della cultura 2025. Siamo un esempio di come la riconciliazione sia possibile. La nostra Regione possiede non solo le capacità logistiche e infrastrutturali per supportare un evento di tale portata, ma anche l’interlocuzione autorevole del presidente Massimiliano Fedriga, figura chiave per perorare, se lo riterrà, questa iniziativa con il Governo”. “Inoltre, questa non è una proposta in contrapposizione, bensì un’offerta che arricchisce il quadro delle opzioni diplomatiche. Mentre le trattative tecniche possono trovare a Ginevra un contesto efficace, Aquileia potrebbe rappresentare il luogo ideale per suggellare un’intesa di pace duratura, offrendo una cornice di altissimo valore morale e storico. Ritengo che il Governo italiano, nel sostenere il percorso verso i negoziati, potrebbe tenere viva la candidatura di Aquileia come una preziosa opportunità per rafforzare il ruolo del nostro Paese quale autentico costruttore di pace, in una terra che della pace e del dialogo è da sempre un ponte naturale”, conclude la nota di Bernardis.