In occasione delle celebrazioni per il 249.imo Anniversario dell’Indipendenza degli Stati Uniti d’America, l’Ambasciata USA presso la Santa Sede ha organizzato ieri sera un elegante ricevimento a Roma, nella splendida cornice di Villa Richardson.

A fare gli onori di casa l’incaricata d’Affari Laura Hochla, che ha accolto gli ospiti, in un clima cordiale e partecipato. “È un onore darvi il benvenuto in questa splendida, seppur un po’ afosa, serata estiva a Roma – ha detto la diplomatica nel suo discorso, pronunciato in parte anche in italiano – per onorare la fondazione della nostra nazione e celebrare la duratura amicizia tra gli Stati Uniti e il Vaticano. Da quando eravamo tutti qui l’anno scorso molto è cambiato per gli Stati Uniti e per la Santa Sede. Abbiamo una nuova amministrazione e un nuovo presidente degli Stati Uniti. Ci sono molti volti nuovi qui tra la folla. E abbiamo persino un nuovo Papa. Di fronte a questo cambiamento – ha sottolineato Hochla – è confortante sapere che alcune cose rimangono ferme, ovvero la duratura collaborazione fra la Santa Sede e gli Stati Uniti, la Curia Romana, che ha più di duemila anni di storia, e a quanto pare (ndr scherzando) Sua Eccellenza l’Arcivescovo Gallagher e io. Colgo l’occasione – ha aggiunto l’Incaricata d’Affari – per ringraziare l’Arcivescovo, un brillante statista, un servitore devoto e un vero amico della nostra Ambasciata per la sua guida, la sua pazienza, anche con me, e il suo ineguagliabile senso dell’umorismo”.
In primissima fila, fra i selezionati ospiti, c’erano diversi volti noti, a partire dall’Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia e San Marino, Tilman Fertitta, la vice Ambasciatrice USA in Italia Marta Costanzo Youth, l’Incaricato d’Affari USA presso le Nazioni Unite a Roma Scott Turner, il Gran Maestro dell’Ordine di Malta, Fra’ John T. Dunlap, il Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, Card. Claudio Gugerotti, il Presidente del Governatorato della Città del Vaticano, Suor Raffaella Petrini, il Decano del Corpo Diplomatico presso la Santa Sede, George Poulides, assieme a numerosi diplomatici, religiosi, rappresentanti delle Istituzioni e cittadini americani.

Dopo Laura Hochla a prendere la parola sul palco è stato Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, in rappresentanza della Santa Sede: “È un onore essere qui questa sera, mentre celebriamo il 249.imo anniversario dell’indipendenza degli Stati Uniti d’America e il 41.imo Anniversario delle relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e la Santa Sede – ha spiegato l’Arcivescovo che, nel suo discorso ha voluto ringraziare l’Incaricata d’Affari assieme a tutto il personale dell’Ambasciata per l’importante lavoro svolto durante l’ultimo anno volto a favorire i rapporti tra la Santa Sede e gli Stati Uniti. “Si noti che questi anniversari – ha aggiunto Gallagher – rappresentano sempre un momento particolarmente interessante. In questi giorni, stiamo vivendo i primi mesi del Pontificato del Primo Santo Padre degli Stati Uniti. L’elezione di Leone XIV rappresenta un nuovo capitolo nella storia della Chiesa, ma anche un momento importante nella storia del suo Paese natale. La storia degli Stati Uniti è stata segnata fin dall’inizio dalla fede cristiana. I pellegrini che partirono per il Nuovo Mondo secoli fa lo fecero anche per cercare la libertà di culto secondo la propria coscienza, e questo desiderio di libertà religiosa rimane un principio essenziale della grande nazione che nacque da quei primi anni. I fedeli cattolici e i missionari che andarono nel Nuovo Mondo spesso lo fecero in circostanze molto umili, come migranti, lasciandosi alle spalle povertà, e persino persecuzioni, nella speranza di una vita migliore. Portavano comunque con loro speranze per il futuro, e anche una profonda fede”.

Particolarmente suggestiva l’esecuzione degli inni nazionali e una breve cerimonia di omaggio alla bandiera dei Marines, gettonatissimi nell’arco dell’intera serata per selfie e foto ricordo.

Dopo l’immancabile taglio della torta a stelle e strisce, la serata è proseguita con un’animata festa in giardino in perfetto stile americano, con musica dal vivo, balli fino a tardi e un ricco buffet con hamburger, hot dog, cocktail e birra d’oltreoceano.
