Il personale, sia civile che militare, dell’Ambasciata d’Italia in Iraq ha tenuto ieri una piccola cerimonia per ricordare tutti i cittadini italiani che hanno perso la vita nel 2003 a Nassiriya, nel Governatorato di Dhi Qar, nel centro-sud dell’Iraq.
Alla presenza di tutti i colleghi in servizio presso l’Ambasciata, tra cui l’Arma dei Carabinieri e del personale dell’Esercito italiano, l’Ambasciatore d’Italia in Iraq Niccolò Fontana – accompagnato dall’Addetto alla Difesa dell’Ambasciata Colonnello Luigi Sambin e dal Comandante del Contingente Carabinieri Tenente Riccardo Introna – ha deposto un cesto di fiori ai piedi del monumento ai caduti di Nassiriya all’interno dell’Ambasciata. Tutti i partecipanti hanno poi osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime.
Il monumento ai caduti reca incisi i nomi dei dodici Carabinieri, dei cinque militari e dei due civili che persero la vita, insieme a nove cittadini iracheni, a Nassiriya il 12 novembre 2003 mentre servivano per portare la pace in una zona dell’Iraq segnata dalla violenza. La cerimonia ha permesso di ricordare, in uno spirito di profonda gratitudine, coloro che hanno dato la vita in nome di valori come il dovere e la lealtà.
L’eccidio di Nassiriya, evento che ha segnato la storia italiana, è un simbolo della determinazione dell’Italia a sostenere gli sforzi internazionali per la pace e la sicurezza. In onore del sacrificio delle 19 vittime, il 12 novembre ricorre la Giornata della Memoria delle Vittime Militari e Civili Cadute nelle Missioni Internazionali per la Pace, istituita dalla Legge 12 novembre 2009, n. 162.