Lo scorso 16 maggio, nella prestigiosa cornice della Sala Tirreno della Regione Lazio, si è svolta l’Assemblea Generale 2022 dell’AIRL, un impegno statutario annuale, occasione di confronto per i soci, finalizzato prevalentemente a valutare progetti e criticità dell’Associazione. L’evento, ha rappresentato la prima occasione utile di incontro per gli associati dopo la pandemia.
Nell’occasione si è proceduto al deposito legale del nuovo Statuto, approvato dall’Assemblea lo scorso anno, all’approvazione del bilancio 2021 e alla presentazione dei progetti in cantiere che il direttivo vuole portare a termine nell’anno in corso.
I lavori sono stati presieduti dalla Presidente Francesca Prina Ricotti e dal Vicepresidente Andrea Di Maso, intervenuti dopo i saluti istituzionali di Luciano Ciocchetti, della Direzione Nazionale Fratelli d’Italia, e Massimiliano Maselli, Consigliere della Regione Lazio.
“Il futuro di AIRL deve avere come faro l’integrazione e l’inclusione sociale – ha detto la Presidente Prina Ricotti, dopo aver espresso il suo ringraziamento sentito a Giovanna Ortu per il lavoro svolto per oltre quarant’anni a capo dell’Associazione, aggiungendo poi- l’obiettivo è quello di coinvolgere figli e nipoti di tutti i rimpatriati”.
La Presidente ha poi illustrato i vari progetti in occasione del Cinquantenario dell’AIRL, fondata nell’Aprile del 1972, tra cui la pubblicazione di un volume speciale per ricordare la storia, un catalogo fotografico in collaborazione con professionisti libici, e l’organizzazione di eventi (non solo a Roma) dal carattere storico, culturale e gastronomico.
Nel suo intervento, Luciano Ciocchetti, membro della Direzione di Fratelli d’Italia e già vicepresidente della Regione Lazio, si è impegnato invece con l’Associazione a lavorare insieme per ottenere il completamento del finanziamento della Legge 7/09, che vede circa il 10% del finanziamento totale trattenuto dal MEF ingiustamente, unitamente al miglioramento delle procedure burocratiche nella concessione degli indennizzi a coloro che ne hanno diritto. “L’obiettivo – ha precisato Ciocchetti – è quello di costruire un emendamento da inserire nella prossima legge di bilancio”.
Successivamente, il Consigliere regionale Massimiliano Maselli, ricordando gli importati obiettivi raggiunti dall’Associazione negli anni passati, ha sottolineato come ci sia la necessità di una maggiore sensibilità da parte della politica su vicende come quelle che hanno segnato la vita di migliaia di rimpatriati, ma anche dei loro figli e dei loro nipoti. Come Ciocchetti in precedenza, anche il Consigliere regionale ha evidenziato l’esigenza di un emendamento che possa permettere una conclusione positiva del finanziamento relativo alla Legge 7/09. Oltre al lavoro spettante al Parlamento, Maselli ha rilevato come anche altre istituzioni, tra cui la stessa Regione, possono mettersi a disposizione e lavorare insieme per favorire l’integrazione sociale e non far dimenticare la storia.
Nel suo intervento molto atteso, il vicepresidente dell’Associazione, Andrea Di Maso, dopo aver ringraziato Ciocchetti e Maselli, ha rimarcato la necessità di fare rete e “arrivare” a tutti coloro che nel tempo si sono allontanati o che, come figli e nipoti dei rimpatriati, non sono mai stati partecipi delle attività associative.
“Nel cinquantenario dell’AIRL – ha detto Di Maso – la parola d’ordine sarà rinnovare, nella comunicazione e nelle attività. L’Associazione necessita di un rebranding che possa coniugare storia e futuro, dando risalto anche al lato internazionale, da sempre caro alla comunità dei libici”. Oltre a lavorare per l’organizzazione di alcuni eventi importanti durante l’anno in corso, il vicepresidente ha presentato alla platea l’idea di “realizzare un museo dei rimpatriati cacciati da Gheddafi nel 1970”. Un luogo, nelle parole di Di Maso, “che possa raccogliere e ricordare la storia e metterla al servizio della società”.