“Al momento l’impatto negativo dell’Intelligenza Artificiale nelle elezioni di Paesi democratici non c’è stato”. Lo ha detto Antonio Palmieri, Presidente della Fondazione Pensiero Solido, intervenuto all’evento formativo “Elezioni europee e elezioni americane: giornalismo, campagne elettorali e intelligenza artificiale”, organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, in collaborazione con Fondazione Pensiero Solido e Associazione Amerigo, che si è svolto presso l’Università IULM di Milano.
“Si registra qualche fake news, ma non ci sono stati attentati ai percorsi democratici, al momento non ci sono timori. Questo – ha spiegato – non ci deve esimere dallo stare attenti in merito alle attività di disinformazione organizzata e deve comunque spingerci alla cautela nella valutazione delle notizie che troviamo online. Questa epoca richiede una attenzione straordinaria, era vero due anni fa e più vero oggi con l’AI generativa e conversazionale”.
“Le nuove tecnologie, l’AI in particolare – ha sottolineato poi il Presidente dell’Associazione Amerigo, Edoardo Imperiale – incidono nei processi democratici. Non ci sono allarmi, e l’obiettivo è trasformare le preoccupazioni in opportunità. E’ evidente che si può influenzare il dibattito, modificare la costruzione del consenso ed è allora opportuno monitorare il tema e ragionare sulle ricadute… ma soprattutto serve concentrarsi sulle opportunità, perchè l’Intelligenza Artificiale è strumento di crescita civile sociale ed economica”.
Per Marco Marturano, responsabile del Chapter Milano di Amerigo “l’obiettivo di riflessioni come quella proposta, tema centrale negli Usa, è valutare anche da noi l’impatto delle nuove tecnologie su mondi diversi. In questo caso sul giornalismo e sulla costruzione del consenso. Su questi temi, e sull’intelligenza artificiale in particolare, bisogna aumentare – ha detto – la consapevolezza per trasformare le minacce in opportunità”.
Per Giovanni Malinconico, Presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale, oggi è più che mai necessario “far comprendere quello che accade, capire quando le tecnologie come l’AI impattano sulla realtà e sul contesto normativo. Bisogna capire quando le norme sono adeguate e quali devono essere gli interventi da fare con uno sguardo più ampio e una consapevolezza trasversale”.
Durante i lavori sono intervenuti anche il Professore Walter Quattrociocchi, Professore ordinario di Scienze Informatiche dell’Università La Sapienza di Roma, nonchè Direttore del Laboratorio di Dati e Complessità per la Società, Riccardo Sorrentino, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia e Alessandro Tommasi, Fondatore di Nos e Will Media.