A quasi 117 anni da uno dei disastri minerari più grandi della storia, a Monongah, mercoledì scorso si è commemorata la “Giornata del Sacrificio del lavoro italiano nel Mondo”. Per ricordare il tragico evento, connazionali e Autorità si sono riuniti davanti alla lapide che ricorda i caduti nel Cimitero cittadino, posta dal Governo Italiano nel 2007 dove, nell’ambito di una cerimonia molto toccante, è stata depositata una corona di fiori dal Console Generale d’Italia a Filadelfia Cristiana Mele, accompagnata dal Consigliere del Cgie Vincenzo Arcobelli, alla presenza del Consigliere del Comites di Filadelfia Roberto Le Donne, di Susy Leonardis, ispiratrice e colonna storica di testimonianza della tragedia, assieme a Cora Fazio punto di riferimento locale, e Nicola Trombetta, Presidente della Federazione delle Associazioni della Campania in USA. A concludere la prima giornata dedicata al ricordo delle vittime, la benedizione di Padre Meo.
Il giorno seguente, alle 10.20 in punto, orario in cui 107 anni fa avvenne l’esplosione, la campana costruita dalla Pontificia Fonderia Marinelli ha iniziato a suonare in un momento decisamente emozionante e di riflessione, nel ricordo di tutte le vittime del disastro. Dopo gli inni nazionali americano e Italiano, cantati da Denise Roncone dinanzi alla Statua dedicata alle “eroine”, il sindaco di Monongah John Palmer ha dato il benvenuto a tutti, salutando i presenti.
In rappresentanza dell’Autorità diplomatica consolare della circoscrizione di Fialdelfia, la Console Cristiana Mele ha salutato i partecipanti leggendo i messaggi pervenuti per l’occasione dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e del Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani.
“Sono molto grato a quanti hanno permesso l’organizzazione di questa commemorazione nella giornata dedicata al Sacrificio del Lavoro Italiani nel mondo, istituita nel 2001 e fortemente voluta da Mirko Tremaglia, allora Ministro degli italiani nel Mondo – ha detto Vincenzo Arcobelli presidente del Comitato Tricolore per gli italiani nel Mondo e Rappresentante al Consiglio Generale degli italiani all’Estero, aggiungendo -. E’ significativo che oggi a Monongah siano arrivati i messaggi delle Istituzioni Italiane, sensibili a questa iniziativa, per ricordare una tragedia dimenticata e poco conosciuta. E’ nostro dovere mantenere viva la memoria, informare la collettività e i mezzi di comunicazione. Se la nostra società ha fatto progressi, lo si deve anche a coloro che persero la vita sul lavoro, come ad esempio i caduti di Monongah e altri ancora nel mondo. Continueremo a sensibilizzare le Istituzioni, le Aurotita’ civili locali e politiche – ha concluso Arcobelli – affinchè si possa arrivare ad organizzare un grande evento in occasione del 120.imo anniversario della tragedia, e finalmente mettere le basi al progetto di un Museo a Monongah”.
La manifestazione si è conclusa poi con la Santa Messa in memoria delle vittime del disastro minerario, alla presenza di rappresentanti locali e della comunità italo-americana. Nell’occasione, tutti gli interventi hanno potuto esprimere i loro sentimenti di vicinanza alle famiglie delle vittime e apprezzamento per l’evento molto partecipato, in loro ricordo.
Durante un momento conviviale organizzato dai dirigenti di OSDIA di Morgontown, è stato anche letto il messaggio del Sindaco di Torella del Sanzio, Gianni Meffe, e sono state illustrate anche delle testimonianze che si trovano in alcuni libri dedicati, in un grande reportage mediatico e sulle pagine del quotidiano Gente d’Italia.
L’iniziativa è stata supportata dal Consolato Generale d’Italia a Filadelfia, dal CTIM, dalla NIAF, da OSDIA, dalla Città di Monogah, con il patrocinio del Consiglio Generale degli Italiani all’estro (CGIE).