Elena Basile, già Ambasciatrice d’Italia a Bruxelles e a Stoccolma, ha appena pubblicato un nuovo libro dal titolo “L’Occidente e il nemico permanente” (Paper first, 2024) con una prefazione di Luciano Canfora ed una postfazione di Alberto Bradanini.
Questa la scheda dell’editore:
“Sono passati due anni dallo scoppio della guerra in Ucraina, che continua a seminare lutti e disperazione. Un nuovo conflitto è sorto in Medio Oriente, come conseguenza della mancata soluzione alla questione palestinese che si trascina da più di un secolo. Le due crisi presentano il rischio di trasformarsi in guerre globali e nucleari, e i loro resoconti mediatici si basano sulla stessa narrativa dominante, sebbene gli scacchieri internazionali siano molto diversi: prevale un approccio di stampo etico e religioso, lo scontro tra il bene e il male, rispetto a un’analisi razionale e storica. Come mai? Non è una coincidenza. L’autrice illustra come i giochi strategici globali siano frutto di una visione patologica del mondo dell’Occidente che, braccato dal declino che esso stesso ha creato, porta avanti disegni imperialistici ed espansionistici, focalizzandosi sulla supremazia militare e relegando in un angolo diplomazia e mediazione: si allontana così l’idea di un Occidente sano, possibile protagonista del nuovo riformismo, e si alimenta il bisogno di un nemico permanente, che è ormai dato per scontato dai governanti occidentali.”
Elena Basile, L’Occidente e il nemico permanente, Paper first, 2024, pp. 185, 16.00 €
La prefazione del libro, scritta da Luciano Canfora, è disponibile sul sito de “Il fatto quotidiano”:
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/03/05/i-buoni-e-il-nemicopret-a-porter/7468490/
Elena Basile è nata a Napoli ma ha vissuto per motivi di lavoro in Madagascar, Canada, Ungheria e Portogallo. È stata Ambasciatrice d’Italia in Svezia (dal 2013 al 2017) e in Belgio (dal 2017 al 2021). Tra i suoi libri, il romanzo “Una vita altrove” (2014), finalista al premio Roma, la raccolta di racconti “Miraggi” (2018), tradotta in Belgio e i romanzi “In famiglia” (2022), premio internazionale Firenze per la narrativa e “Un Insolito Trio” (2023). E’ una delle firme del “Fatto Quotidiano” per quanto riguarda la politica internazionale.