Il Forum economico Toscana – Francia si è riunito oggi a Palazzo Vecchio e presso la CCIAA di Firenze, alla presenza del Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, del sindaco di Firenze, Dario Nardella, del Ministro Consigliere dell’Ambasciata di Francia in Italia, Cyril Blondel, del Console Generale di Francia a Firenze, Guillaume Rousson, e di varie aziende ed istituzioni.
Nato con l’obiettivo di rafforzare i rapporti economici tra la Toscana e le realtà francesi, l’evento, a cui hanno partecipato quasi cento operatori francesi e toscani, ha messo in luce le tante prospettive economiche future che si presentano per i territori, a partire dall’innovazione, le scienze della vita, la formazione, il turismo e la mobilità sostenibile.
La dinamica dei rapporti tra la Francia e la Toscana è fatta di una solida storia di vicinanza storica, geografica e culturale, alla quale la firma del Trattato del Quirinale nel 2021 ha dato un nuovo impulso e di cui il forum economico ne è la concretizzazione.
La Toscana e la Francia sono dei partner importanti l’uno per l’altro, un centinaio di aziende francesi hanno scelto di aprire una filiale in Toscana e tante imprese toscane sono presenti in Francia.
“Come avevamo annunciato – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani – rispettando i reciproci impegni, siamo riusciti a organizzare la prima edizione del Forum economico Toscana-Francia che non fa altro che rafforzare i rapporti di amicizia e collaborazione tra Toscana e Francia, unite da radici storiche comuni e da un legame mai interrotto. Il Forum ha dato ampio spazio alle questioni economiche e commerciali esistenti tra le due realtà, nuovi stimoli e nuovi orizzonti nell’ottica della sinergia. La Francia è il primo partner commerciale della Toscana e forte e solida è anche la collaborazione istituzionale tra Toscana, Francia e singole Regioni francesi. Cito il protocollo di intesa con la Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra e quelli con Valle della Loira e con la Corsica. D’altronde le relazioni culturali, politiche ed economiche tra Toscana e Francia sono storiche: basti pensare ai rapporti con la famiglia dei Medici, con il Granducato di Toscana, per non parlare delle origini della famiglia Bonaparte. Tutto questo si riflette oggi nella moda, nei mezzi di trasporto, nelle scienze della vita, nell’energia, nell’agroalimentare, nelle attività finanziarie, nel turismo, che in Toscana parlano spesso francese. Una cultura condivisa favorisce quindi buone relazioni politiche e lo sviluppo economico congiunto. Tra Francia e Toscana l’integrazione avviene oggi in modo naturale e rappresenta un esempio concreto di Europa unita e costruttiva. Da sei secoli la Toscana è testimone di quello spirito che ritroviamo nel Trattato del Quirinale firmato tra i Presidenti Mattarella e Macron. Le relazioni tra Italia, Toscana, Francia, rappresentano quindi l’anima della coesione europea, a cui non possiamo e vogliamo rinunciare, soprattutto in questa epoca in cui le tensioni geopolitiche rischiano di mettere in discussione gli stessi confini europei ad est”.
Questi successi italo-francesi sono anche il frutto della qualità delle relazioni con la città di Firenze, una città particolarmente rinomata per il suo eccezionale patrimonio, ma anche per il suo tessuto industriale, caratterizzato da attività artigianali altamente innovativi.
“Dalla moda alla storia, dalla cultura all’innovazione tecnologica: il rapporto fra Toscana e Francia è da sempre molto vivo e oggi con questo incontro vogliamo rafforzarlo, perché il cuore del Trattato del Quirinale firmato da Mattarella e Macron sta nella forza dei territori e Firenze è uno dei traini”.
Il Sindaco di Firenze Dario Nardella ha accolto così il Forum Economico Toscana-Francia oggi a Palazzo Vecchio.
“L’arrivo imminente del Tour de France – ha detto Nardella – è la punta dell’iceberg di un sistema di relazioni tra Firenze, Toscana e Francia – che è cresciuto in questi anni in molti settori. Nella moda, grandi brand italiani di proprietà francese mantengono qui centri di produzione e di formazione; nel settore finanziario Findomestic fa parte del gruppo BNP Paribas e ha qui il suo quartier generale e così nel farmaceutico, con BioMérieux. La tramvia di Firenze parla italiano e francese, visto che il gestore fa parte del gruppo RATP. Poi c’è una grande relazione storica e culturale: l’Istituto di Cultura francese qui a Firenze è il più antico fuori dalla Francia, ma vale anche per la cultura contemporanea con France Odeon, il più importante festival di cinema francese in Italia. Questo – ha concluso il Sindaco – ci rende orgogliosi perché la Francia apprezza e valorizza il saper fare e il valore aggiunto del nostro territorio”.
Sostenuto dall’ambasciata di Francia in Italia, questo Forum “è stato un momento di scambio molto concreto tra aziende e istituzioni, che dimostra che ci sono ancora grandi margini di crescita dei nostri rapporti commerciali. Sono convinto peraltro che le relazioni italo-francesi vanno approfondite a livello regionale, ed il successo del forum economico di oggi ne è la testimonianza” ha dichiarato il Ministro Consigliere dell’Ambasciata di Francia in Italia, Cyril Blondel.
“Nella mia attività quotidiana, ho potuto costatare il dinamismo straordinario del tessuto economico locale, che vanta tante eccellenze del made in Italy famose nel mondo. Continueremo a promuovere con entusiasmo i nostri investimenti incrociati per generare ulteriore valore, posti di lavoro e interculturalità” ha aggiunto il Console generale di Francia a Firenze, Guillaume Rousson.