Siciliano d’origine, americano d’adozione, Vincenzo Scollo dall’agosto del 2021 è Console Onorario d’Italia a Rochester, città degli Stati Uniti d’America, capoluogo della Contea di Monroe, nello stato di New York, con un’area metropolitana vastissima, che si estende a sud del Lago Ontario.
Imprenditore nel ramo delle assicurazioni, da sempre molto vicino alla locale Comunità italiana, che rappresenta egregiamente, Scollo non perde occasione per promuovere il Bel Paese negli States, dove vive da ben quarant’anni.
Console cosa significa per Lei rappresentare l’Italia negli States, a Rochester?
“Rappresentare l’Italia come Console Onorario a Rochester New York è per me molto importante. Servire i bisogni dei nostri concittadini della regione settentrionale dello Stato di NY è davvero un onore. Sono molto fiero di poter offrire il mio tempo per aiutarli nelle loro richieste di servizi consolari e, contestualmente, mi fa piacere promuovere il Made in Italy a Rochester e nei dintorni”.
Come si trova a Rochester?
“Rochester come città mi ha accolto molto bene e mi ha anche dato la possibilità di crescere come persona e come imprenditore. Mi trovo qui dal 1986 e non vorrei vivere da nessuna altra parte negli USA”.
Quanto le manca la sua amata Sicilia?
“Moltissimo. La mia terra, il sapore dell’isola, il mare, il clima e soprattutto la mia famiglia e miei amici d’infanzia mi mancano sempre moltissimo. Ad ogni modo, torno spesso a Gela, la mia città natale, di cui sono molto innamorato. Ho la fortuna di visitarla tre o quattro volte ogni anno”.
Chi sono e cosa fanno prevalentemente gli italiani che vivono a Rochester?
“L’afflusso degli italiani a Rochester è stato principalmente motivato dal bisogno di manodopera nell’ambito delle costruzioni stradali e della ferroviaria e nel campo dell’industria tessile. Le nuove generazioni sono molto attive nell’imprenditoria edile e nel settore medico e tecnologico. Gli Italiani di Rochester sono molto ben visti e integrati”.
Qual è il suo ricordo più bello da Console Onorario?
“Ricevere i nostri concittadini negli uffici del Consolato Onorario, ascoltare le loro storie, capire come hanno vissuto qui negli USA e specialmente come si sono trovati nell’area di Rochester e dei dintorni è senza dubbio, ogni volta, una bellissima esperienza. Constatare poi la loro felicità e sapere della loro gratitudine verso il Consolato Onorario, che fornisce molti dei servizi di cui hanno bisogno, è per me motivo di grande soddisfazione”.
E il più brutto?
“Posso dire che non ho nessun ricordo negativo legato alla mia esperienza da Console”.
In generale, come definirebbe i suoi rapporti con la rete diplomatica italiana negli States?
“Il supporto che mi viene dato quotidianamente è incommensurabile e posso assicurare che ce n’è sempre bisogno. Il Consolato Generale d’Italia a New York è sempre a disposizione, qualsiasi sia la mia esigenza. Il Console Generale Fabrizio Di Michele, che ha anche visitato la regione, e tutti i Consoli sono sempre disponibili ad assistermi e ad aiutarmi nello svolgimento delle mie funzioni”.
Prossime iniziative in programma del Consolato?
“La mia prossima iniziativa come Console Onorario sarà quella di creare una rete di supporto per le scuole e gli atenei locali che offrono programmi di lingua italiana. Sto anche cercando di creare un network al quale i concittadini che sono arrivati nella nostra area negli ultimi anni potranno attingere per farsi conoscere nella comunità italiana di Rochester e, più in generale, nell’area di mia competenza come Console Onorario d’Italia a Rochester”.
Intervista di Marco Finelli