“Fermate l’invio di fondi all’Ucraina, destinati a sostenere uno sforzo bellico che, ad oggi, ha già drenato oltre 1,2 miliardi di euro diretti dall’Italia e rischia di costare ai contribuenti italiani oltre 22 miliardi tra il 2025 e il 2026: 10 miliardi già nel 2025 e 12 miliardi nel 2026, secondo stime di previsione legate a spese NATO, aiuti UE e fondi bilaterali”. E’ l’appello di Federcontribuenti al Governo e al Parlamento. “Tutto questo – si legge nella nota dell’associazione – mentre la sanità pubblica è al collasso con 4 milioni di italiani che rinunciano a curarsi per i costi. Le scuole cadono a pezzi con oltre il 40% degli edifici scolastici che hanno bisogno di interventi urgenti”.
Inoltre, sottolinea Federcontribuenti “una famiglia su dieci vive sotto la soglia di povertà relativa. Più di 100.000 imprese hanno chiuso nei primi 9 mesi del 2025, secondo dati Infocamere”.
Federcontribuenti denuncia il paradosso: si tagliano i fondi al welfare, alle famiglie, al lavoro, ma si trovano miliardi per una guerra che non è nostra. “No all’abitudine alla guerra – conclude Federcontribuenti – sì alla dignità sociale ed economica degli italiani”.

